Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne: tutti gli eventi
Per sensibilizzare la cittadinanza sull'argomento sono molti gli enti e le associazioni che organizzano iniziative sul territorio
Sabato 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e mai come in questo periodo la tematica è tornata alla ribalta, soprattutto dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin e l'episodio verificatosi ieri a Erba, dove un ragazzo di 25 anni ha aggredito con dell'acido muriatico l'ex fidanzata di 23.
Per sensibilizzare la cittadinanza sull'argomento sono molti gli enti e le associazioni che organizzano iniziative sul territorio, quindi ecco un elenco degli eventi nella provincia di Como a tema 25 novembre.
Intrecciat3
La rete Intrecciat3, anche quest'anno, promuove e organizza per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza di genere iniziative su tutto il territorio del comune di Como.
"Abbiamo deciso di essere presenti nelle periferie della nostra città, perchè spesso e da molti sono dimenticate, per la nostra rete è necessario accendere un faro in questi luoghi e porli al centro della nostra azione: saremo nei quartieri di Albate, Rebbio, Sagnino e Prestino" dichiarano le realtà organizzatrici.
Il calendario è fitto di iniziative di sensibilizzazione sul tema del linguaggio, della necessità di riflettere sul potere delle parole e troppo spesso sulla violenza contenuta in esse. Infatti, la violenza di genere parte anche dalle parole che si usano e dagli stereotipi del linguaggio che riempiono la nostra quotidianità. Mercoledì 22 novembre, per approfondire il tema, sarà presente la sociolinguista Vera Gheno, che sarà ospite della rete Intrecciat3 in nell'incontro "Potere alle parole" dalle 18 alla biblioteca comunale Paolo Borsellino. Il calendario si concluderà venerdì 24 novembre alle 17 in piazza San Fedele a Como, con una performance aperta sul linguaggio giornalistico, in cui donne e uomini saranno coinvolt3.
L'iniziativa del Comune di Cantù
In occasione del 24° anniversario della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, l’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Cantù organizza e patrocina alcuni momenti di riflessione sul tema, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prevenzione contro la violenza di genere e favorire il radicamento della cultura di pari diritti tra uomini e donne.
"Abbiamo deciso, anche quest’anno, di attuare una serie di iniziative che portassero l’attenzione dei ragazzi su un tema di estrema attualità così importante. Si tratta di una vera e propria battaglia di civiltà. È importante che i ragazzi, sin dalla più giovane età, abbiano la possibilità di riflettere su quanto accaduto: i nostri giovani sono gli adulti di domani e nostro preciso dovere è quello di educare al rispetto e alla parità di genere”, dice Antonella Colzani, assessore alle Pari Opportunità.
Anche quest’anno, le iniziative coinvolgeranno in prima battuta i ragazzi delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado e i ragazzi delle scuole superiori.
Il programma si apre giovedì 23 novembre 2023 alle 10.15 presso il Teatro San Teodoro con lo spettacolo “Di Sabbia e di Vento’”, a cura dell’Associazione Culturale TIM Teatro in Mostra, alla presenza degli studenti delle Scuole Secondarie Tibaldi, Anzani e Turati. Presente anche una rappresentanza dell’Istituto Santa Marta.
“La situazione della donna è purtroppo, tutt’oggi, drammatica. I diritti fondamentali vengono quotidianamente calpestati e persino qui, in Italia, essere donna significa, alle volte, essere proprietà di un uomo: l’attenzione, quindi, deve rimanere alta. Per questa ragione, abbiamo deciso di affiancare allo spettacolo teatrale ulteriori iniziative, tra cui spicca il posizionamento di ulteriori cinque Panchine Rosse: vogliamo diffondere questo simbolo in tutta la nostra Città. Abbiamo iniziato questo progetto cinque anni or sono con l’obiettivo di portare in tutta Cantù la testimonianza della “panchina”, più di un semplice oggetto. Dalla panchina può scaturire una riflessione e una presa di coscienza e può aiutare molte donne a non sentirsi sole”, continua Colzani.
Il posizionamento delle Panchine Rosse, seguirà il presente calendario:
- Venerdì 24 novembre verranno posizionate due panchine rosse decorate dall’Associazione Welcome Cantù; la prima alle ore 10.30 in Piazza Orombelli e Contadini di Fecchio alla presenza della classe 5° della Scuola Primaria di Fecchio; la seconda panchina verrà posizionata alle ore 11.30 circa presso il Parco Mamete a Cascina Amata, alla presenza delle classi 4° e 5° della Scuola Primaria di Cascina Amata.
- Sabato 25 novembre verranno inaugurate tre panchine rosse decorate dagli alunni dell’Istituto Artistico Fausto Melotti, che parteciperanno all’iniziativa con una loro rappresentanza, posizionate nel territorio comunale; alle 10 a Mirabello presso il Parco di via Tiziano, alle 10.45 a Cantù Asnago presso il Parco IV Mulini, alle 11.30 in Piazza San Rocco.
Il programma prevede, inoltre, un momento di riflessione anche all’interno del Chiostro comunale di Piazza Parini, in calendario, venerdì 24 novembre dalle 8.45 con accompagnamento musicale a cura di Rosaria Velardo, e poetico, con la lettura di un componimento di Samuele Cappellini.
Saranno presenti inoltre: Gabriella Pignatta, in rappresentanza di Telefono Donna, e Graziella Mascheroni, Coordinamento italiano Donne Afghane Onlus. Sarà presente, inoltre, una delegazione del Liceo Artistico F. Melotti.
“Cresciamo i nostri figli nella cultura del rispetto, nella cultura che condanna e non tollera ogni tipo di violenza. Con le scuole abbiamo avviato un percorso per sensibilizzare i ragazzi di terza media dei tre istituti comprensivi cittadini e delle scuole paritarie, attraverso riflessioni e letture su queste tematiche molto importanti, sulle conseguenze e l’impatto sociale che comportano queste azioni. Li abbiamo quindi coinvolti attivamente nell’organizzazione del programma di quest’anno. ll messaggio di fondo è che l’amore senza rispetto non è amore e la gentilezza non è mai espressione di debolezza, ma solo ed esclusivamente di grande forza”, Antonella Colzani.
L’assessorato alle Pari Opportunità nel corso di questi anni ha, infatti, invitato gli Istituti e le scuole canturine ad elaborare progetti e opere artistiche relative al tema della violenza contro le donne. Il risultato è stato sorprendente: un numero elevato di elaborati, tutti qualitativamente elevati, è stato consegnato all’Assessorato. I progetti hanno spaziato dall’ambito artistico, in senso stretto, al digitale: testimonianza di un connubio perfettamente riuscito tra capacità e sensibilità.
Per questa ragione, i lavori verranno esposti in occasione della Giornata Internazionale della Donna - 8 Marzo 2024 nel Chiostro Comunale di Piazza Parini.
Elena di Sparta
Sabato 25 novembre alle 21 al centro sociale di Senna Comasco andrà in scena "Elena di Sparta", spettacolo di Silvia Priori a ingresso gratuito e prodotto da Teatro Blu in collaborazione con l’ Università degli Studi dell’ Insubria di Varese.
Uno spettacolo contro la violenza sulle donne, contro la follia della guerra, uno spettacolo sulla bellezza, sulla ricerca della felicità e sulla resistenza. Uno spettacolo che scuote l’ anima, denso, ricco di contenuti attuali, di forte impatto emozionale sulla parità di genere. Chi è Elena? La mia Elena ridisegna il mito e rivaluta la figura della donna e le restituisce la sua dignità.
Pur restando fedele alle fonti mitologiche e ai classici, è nata un'Elena diversa non più prigioniera della propria immagine ma capace di librarsi. Un personaggio estremamente attuale che ha sempre fatto parte del vissuto culturale e dell'immaginario popolare. Una donna archetipo, un po' come Eva, considerata responsabile di tutto, che urla e si ribella a Dio stesso, suo Padre. In Elena la ragione di Stato, la volontà altrui la costringe a scelte obbligate, ed anche l'amore con Paride è effimero, passeggero, come un raggio di luce che si conficca nella notte più buia e si perde.
Una figura immortale come Ermengarda, la Monaca di Monza, Maria Stuarda, Anna Bolena, Giovanna D’Arco, donne sconfitte dalla loro stessa ambizione di essere vive e pensanti. Ancora tante donne oggi subiscono, soffrono, resistono e cedono ma tante combattono fino alla fine e oltre lasciando tracce indelebili. "Perché chissà, là dove qualcuno resiste senza speranza è forse là che inizia la storia umana e la bellezza dell'uomo” Ritsos
- Di e con Silvia Priori
- Ballerina: Selene Franceschini
- Regia di Silvia Priori e Renata Coluccini
- Musiche: Marcello Franzoso - Testi canzoni: Alberto Casanova
- Scene: Luigi Bello
Gli spettacoli del San Teodoro
- Giovedì 23 novembre alle 21.30: Micha P. Hinson, "I Lie to you". Originario del gigantesco stato del Texas, attraverso la sua musica Micah P. Hinson si traforma in un menestrello che racconta al suo pubblico numero storie, ricche di sfaccettature diverse, utilizzando parole mai banali e piuttosto schiette. Il palcoscenico si trasforma in una casa accogliente in cui Micah si mette a nudo, connettendo la musica con la sua anima più profonda. Il 2022 è stato l’anno in cui ha presentato il suo ultimo progetto in studio “I Lie to you” nel quale emerge una storia, la propria, scritta attraverso la trasparenza di canzoni gonfie d’amore, assenza e rimpianto. “Mi sono reso conto scrivevo quasi sempre delle mie relazioni e situazioni precedenti, e questo significava che non avevo nessun posto dove andare”, ha raccontato Hinson “Come puoi progredire come essere umano verso il futuro se non fai altro che scrivere di tutte le cose che ti incatenano al passato?”. Una voce rauca e segnata dalle intemperie, una musica vera e sincera ma struggente e poco rassicurante. Un mix perfetto di amarezza e malinconia si intrecciano con l’alone di mistero e fascino che aleggia intorno alla sua figura. Il termine “trovatore” viene utilizzato fin troppo facilmente oggi giorno, ma nessuno ne racchiude lo spirito del significato originale più di Micah P. Hinson. Ispirato da artisti come Sonic Youth, Dinosaur Jr e The Cure, Hinson ha iniziato a registrare i primi demo che hanno attirato da subito l’interesse di molte label.Ha pubblicato il suo album di debutto “Micah P. Hinson and the Gospel of Progress” nel 2004, seguito da “The Baby and the Satellite” nel 2005. Nel 2008 Hinson ha firmato per Full Time Hobby e ha pubblicato “Micah P. Hinson and the Red Empire Orchestra”. ‘When I Shoot At You With Arrows, I Will Shoot To Destroy You’ (2018), racchiude i musicisti che avevano avuto un ruolo importante nella sua educazione musicale. Ingresso: €30,00 + dp. biglietto unico.
- Sabato 25 novembre alle 21: Le muse di Mozart, l’Italia, Parigi, Praga e le donne, con l’Accademia Orchestrale del Lario. W.A.Mozart; Lucio Silla: Ouverture, “Vorrei spiegarvi, oh Dio” - Aria per soprano e orchestra Don Giovanni: Ouverture e Aria di Donna Anna; J. Boulogne Chevalier de Saint-George; L’Amant anonyme: Ouverure. Ninfe, Parche, Amazzoni, Satiri, Ondine, Femmes fatales, Sirene. Miraggi, miti, realtà. Quante creature dei sogni e dell’immaginazione hanno trascinato le emozioni degli artisti sulle vette e negli abissi della creatività più intensa e più feconda! Secondo l’antica tradizione, a un uomo solo è concesso di ascoltare il canto irresistibile delle sirene, solo l’uomo eletto, il più illustre, l’invincibile può udirne e comprenderne i suoni. A tutti gli altri, ai rematori e ai comuni marinai è consentito, per la loro incolumità, di transitare con le orecchie chiuse dalla cera, al riparo dalle curiosità pericolose, dalle insopportabili turbolenze della seduzione. Pochissimi hanno osato aprirsi all’ascolto per udire il canto delle sirene e provare a capirne i significati senza dover soccombere. A questo desiderio di apertura e di comprensione è dedicata la Stagione: il percorso di concerti ci condurrà metaforicamente attraverso le isole di Calipso e Circe, alle dimore di Nausicaa e Penelope… di Sirena in Sirena avvicinando e comprendendo la lingua di ognuna, l’essenza di ogni simbolo. Così le grandi vette della musica, da Beethoven a Prokof’ev, Liszt, Wagner, Mozart, Puccini…. liberate dalla soggezione delle foschie e delle ombre notturne di-spiegheranno la loro immensa bellezza anche ai nostri occhi di marinai. Così le temibili sirene diverranno finalmente familiari, amiche… spiegate. Ingresso: €10,00 biglietto intero; €9,00 biglietto ridotto; €8,00 biglietto BCC; €5,00 biglietto 50%.
- Domenica 26 novembre alle 16.30: Caro lupo, spettacolo selezionato per Progetto Cantiere 2019 – Festival Incanti (Torino). “Caro Lupo” è l’inizio di una lettera che ha il sapore di una fiaba. In una buffa casa in mezzo al bosco si sono appena trasferiti la mamma, il papà e Jolie, una bambina coraggiosa con una fervida immaginazione. Jolie ama le costellazioni, il suo inseparabile orso di pezza Boh e le cose che fanno un po’ paura. I suoi genitori sono eccentrici e in molte faccende affaccendati, quindi non le credono quando la bambina nota una presenza insolita provenire dal bosco, che la affascina e la terrorizza insieme. E quando Boh scompare, Jolie decide di partire alla sua ricerca verso l’ignoto, si addentra nel bosco, si imbatte in ombre scure e quando pensa di essersi perduta per sempre, Nonno Nodo e Nonna Corteccia le regaleranno la chiave per affrontare la paura. Perché essa si può addomesticare e, se guardata da vicino, sa diventare piccola e preziosa. Dipende sempre dal nostro sguardo su di lei. Il linguaggio della fiaba diviene il nostro mezzo, il Lupo è archetipo che da sempre simboleggia il sentimento della paura. La protagonista è una bambina, Jolie, con cui i nostri piccoli spettatori e le nostre piccole spettatrici potranno empatizzare e in cui potranno immedesimarsi come se vivessero la favola in prima persona. Proveranno paura con lei, per lei ed insieme a lei la supereranno. La drammaturgia trova inizio in una lettera che Jolie adulta scrive al Lupo, una lettera appassionata che ci porta nel vivo del racconto, dove le parole vengono accompagnate da immagini che vivono tra proiezioni in ombra e figure animate grazie alla tecnica dell’animazione su nero. La comunicazione si sposta su un altro livello, dove le immagini diventano protagoniste indiscusse della messa in scena. Il “nero” diviene quindi contenitore di possibilità infinite, in cui diversi linguaggi possono fondersi in processi di ricerca e sperimentazione. Il buio, quel buio che fa spesso così tanta paura, appare immobile, vuoto, profondo, informe, ma la vita, con tutta la sua potenza, si scatena in un istante. Lo spettacolo si susseguirà con l'alternarsi di due livelli dimensionali, micro e macro, in un continuo cambio di punto di vista. Alle immagini si sovrappongono le parole, la drammaturgia musicale originale e la drammaturgia luminosa che si compone di tagli di luce, di riflessi e di dissolvenze. La fiaba ci accompagna alla scoperta di come il superamento delle nostre paure può farci vedere le cose con altri occhi, perchè se abbiamo qualcuno accanto le paure fanno un po’ meno paura e spesso, alla fine, quando si sono fatte piccole piccole, per le nostre paure proviamo un sentimento dolcissimo, quasi un sentimento d’amore. Per bambini dai 3 anni. Ingresso: €7,00 biglietto unico.