L'anniversario

Il Cfp di Como compie 50 anni e intitola la scuola al suo fondatore

Alle 13 di venerdì 2 dicembre, alla presenza del Presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca e del Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, verrà scoperta la targa commemorativa dedicata a Grisoni.

Il Cfp di Como compie 50 anni e intitola la scuola al suo fondatore
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Un appuntamento a dir poco importante per il Cfp di Como, il mezzo secolo dalla fondazione, 50 candeline sulla torta pronte da spegnere, il tutto impreziosito dall'iniziativa di intitolare la scuola al fondatore della stessa, il professor Luigi Grisoni.

Il Cfp di Como compie 50 anni e intitola la scuola al suo fondatore

Una scuola che garantisce l’esperienza: nei laboratori professionali, nelle aziende in tirocinio, nell’apprendistato, nelle attività internazionali, negli eventi di settore. Un percorso di formazione che assicura il connubio tra conoscenza e abilità pratica, che valorizza i talenti e asseconda le vocazioni degli allievi, affiancandoli fino all’inserimento nel mondo del lavoro.

Il CFP di Como oggi conta seicento studenti e un’equipe di cinquanta formatori e professionisti, che si dedicano al coinvolgimento di ciascuno studente, con attenzione alle esigenze delle aziende e all’evoluzione del mercato del lavoro.

Da cinquant’anni il CFP opera sul territorio per questi obiettivi, formando i giovani e gli adulti nel settore della ristorazione e del benessere. Per festeggiare questo importante traguardo di storia, la Provincia di Como ha deliberato l’intitolazione del CFP al prof. Luigi Grisoni, fautore della nascita e dello sviluppo del sistema formativo sul territorio nonché primo Direttore del CFP stesso.

Alle 13 di venerdì 2 dicembre, alla presenza del Presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca e del Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, verrà scoperta la targa commemorativa dedicata a Grisoni.

Luigi Grisoni (1937-2001) è stato un lungimirante e appassionato innovatore nel sistema della formazione professionale, che ha guidato il passaggio dal modello di Addestramento professionale ai valori della formazione, come progetto educativo inclusivo e aperto ai territori. Nella sua lunga e articolata esperienza ha valorizzato sempre l’innovazione, nelle dotazioni tecnologiche e nella strumentazione didattica, come nell’apertura alle esperienze internazionali ed europee per i giovani. Aspetti che ancora oggi contraddistinguono fortemente l’offerta didattica del CFP a lui intitolato.

La formazione come “scelta di vita” scrive di lui il fratello Daniele, “all'avanguardia particolarmente nell'attuare talune istituzioni innovative del modo di fare formazione professionale in maniera totale, dove non esisteva separazione di ruolo tra il formatore, l'educatore, l'amico, l'insegnante o l'autista che a tarda sera ti accompagnava a casa, magari tra la nebbia, alla guida di un pulmino di terza mano”.

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