Inaugurata la teca con i resti dell'auto della scorta di Falcone. Erba (M5s): "Ognuno deve fare la sua parte"
Momenti toccanti con la vedova del capo scorta Antonio Mortinaro.
Questa mattina, al Teatro San Teodoro di Cantù, è stata ufficialmente inaugurata la teca contenente i resti della “Quarto Savona Quindici”, la FIAT Croma sulla quale persero la vita gli agenti della scorta in occasione dell'attentato a Giovanni Falcone e alla moglie Francesca Morvillo.
Inaugurata la teca con i resti dell'auto della scorta di Falcone
Alla cerimonia di inaugurazione dell'iniziativa "Noi Siamo Loro - Gli uomini passano, le idee restano e camminano sulle gambe di altri uomini” - hanno partecipato Raffaele Erba (consigliere regionale M5s) e Roberto Tagliabue (consigliere comunale M5s Mariano), da sempre in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata.
“Un grande ringraziamento va a Tina Mortinaro, vedova di Antonio, uno degli agenti che ha perso la vita nell'attentato. Una donna che con il suo coraggio e la sua testimonianza è diventata un simbolo della lotta contro le mafie - ha commentato il consigliere Erba - Vedere un'ampia partecipazione all’iniziativa “Noi Siamo Loro” è un messaggio positivo. La presenza di autorità, cittadini e studenti dimostra con un segnale forte il loro “no” alle mafie. Questa deve essere la prima di una lunga serie di azioni mirate al contrasto alla criminalità organizzata”.
“Ognuno può e deve fare la propria parte in questa lotta. Oggi la battaglia la si combatte sensibilizzando i cittadini, facendo acquisire la necessaria consapevolezza per comprendere quanto è pericolosa la criminalità organizzata e affrontando i nuovi campi d'azione in cui operano le mafie - ha aggiunto - Sul nostro territorio Comasco, in particolare, stiamo vedendo come stanno emergendo molti campanelli d'allarme riconducibili alle ecomafie che lucrano sul business dei rifiuti a discapito della nostra salute. In questo campo dobbiamo fornire ad Arpa tutti gli strumenti in termini di risorse e mezzi per mettere in campo azioni che rafforzino i controlli e le misure di prevenzione”.
“Siamo contenti che l'Amministrazione Comunale di Cantù sia passata dall'indifferenza dei gravi episodi di qualche anno fa alla consapevolezza che quei fatti erano di stampo mafioso e non ragazzate da trattare con superficialità - ha aggiunto Tagliabue - Oggi è stata una giornata davvero emozionante: la cittadinanza è stata coinvolta nell'opera di sensibilizzazione su un fenomeno che richiede sempre la massima attenzione di istituzioni e società civile”.