Maggioranza e minoranza unite per condannare i massacri di Israele a Gaza
Tutti uniti con la bandiera palestinese: basta guerra!

Insieme, senza contrapposizioni: maggioranza e minoranza unite a Olgiate Comasco per dire basta, per chiedere la fine delle atrocità a Gaza.
Insieme con la bandiera palestinese
Alle 18 di oggi, martedì 3 giugno, consiglieri comunali schierati davanti al Municipio manifestando sconcerto per l'orrore scatenato da Israele sulla popolazione palestinese a Gaza. Alle spalle la facciata di Palazzo Volta, con le bandiere italiana, europea e di Regione Lombardia. In mano, la bandiera palestinese: mostrata da maggioranza e opposizione. Senza esitare a contestare ciò che accade a Gaza. Senza aver paura di condannare il male, chiamandolo col suo nome. Senza dimenticare l'orrore del terrorismo di Hamas ma manifestando, senza divisione di schieramenti politici, affinché si ponga fine ai massacri sulla popolazione palestinese.
Sindaco, maggioranza e opposizione
A nome di tutto il Consiglio, il sindaco Simone Moretti ha pronunciato parole inequivocabili. "Aspettavamo comunque che i grandi della Terra cominciassero a parlare, ma non parlano. Cominciamo a partire dal basso. Questo è un bel segnale, di un'Amministrazione comunale - una delle tante - che sta prendendo posizione, senza differenze. Tutti quanti siamo qua per dire: Palestina libera".
Una mozione
Presenti il vicesindaco Paola Vercellini, gli assessori Luca Cerchiari, Flavio Boninsegna e Stefania Mancuso, i consiglieri di maggioranza Valentina Vitiello, Patrizia Bianchi, Davide Palermo e Mariella Bernasconi, raggiunti in conclusione dall'assessore Renato Spina, i colleghi consiglieri di minoranza Daniela Cammarata, Igor Castelli e Fabio Santoianni. Concordi sull'iniziativa ma impossibilitate a partecipare le consigliere comunali dell'altro gruppo di minoranza, Donatella Silvia e Daniela Rigamonti. Proprio dall'opposizione, tramite Cammarata e Castelli, l'invito al sindaco a presentare celermente una mozione che esprima in Consiglio comunale sostegno a Gaza e per lo stop immediato alla guerra.