Disagi per i pazienti

Medico di base non vaccinato e sospeso: primo caso nel Comasco

"In questi giorni stiamo gestendo la prima sospensione di un medico di base, a breve saranno anche altre, sono poche ma con un impatto devastante", ha spiegato Ats.

Medico di base non vaccinato e sospeso: primo caso nel Comasco
Pubblicato:
Aggiornato:

Un medico di base non vaccinato è stato sospeso dalla sua funzione. Si tratta del primo caso nel territorio Comasco.

Medico di base non vaccinato e sospeso: primo caso nel Comasco

A dirlo, durante la conferenza stampa di Ats Insubria dove viene fatto il punto sulla situazione epidemiologica, il dottor Paolo Bulgheroni, Direttore Dipartimento Igiene e Sanità Pubblica: "Abbiamo le prime posizioni relative ai medici di base non vaccinati che stanno emergendo, questo apre a delle possibili difficoltà nei confronti degli assistiti".

Ad entrare nello specifico sull'argomento è stata la dottoressa Maria Cristina Della Rosa. "L'impatto di queste scelte è molto grave e importante per la popolazione. Un medico che lavora in struttura, non ha in carico 1600-1700 assistiti come per un medico di base. In questi giorni stiamo gestendo la prima sospensione di un medico di base, a breve saranno anche altre, sono poche ma con un impatto devastante".

La situazione dei pazienti del medico sospeso: "Nei primi giorni della sospensione intervengono i medici della rete, non senza difficoltà perché loro stessi hanno già 1550 assistiti. Disperatamente e con difficoltà cerchiamo medici a cui conferire incarichi temporanei fino alla data, eventuale, in cui medico deciderà di vaccinarsi. Questo comporta un contatto diretto e un lavoro di squadra anche coi sindaci dei Comuni coinvolti, che si stanno dando da fare per le situazioni logistiche. Come nel caso attuale, abbiamo il problema di individuare ambulatori alternativi, se questo è di proprietà dello stesso medico, diventa difficile la messa a disposizione per altri medici. C'è anche un disorientamento da parte della popolazione, che da un giorno all'altro non ha un medico di riferimento".

A chiudere anche la parole del direttore sanitario, Giuseppe Catanoso: "Un sanitario non vaccinato pesa tantissimo. Dobbiamo rispettare la legge e siamo attenti al rispetto della legge, usando la massima cautela. Sospendiamo solo quando non c'è altra soluzione. Attualmente abbiamo un medico di base sospeso e forse anche un altro. Evidenziamo anche il disagio dei cittadini, che perdono il loro medico e un punto di riferimento. Può essere una situazione psicologicamente pesante, soprattutto per le persone anziane". Attualmente sono 900 i sanitari non vaccinati tra la provincia di Como e Varese, un numero in evoluzione e costantemente tenuto sotto controllo.

Seguici sui nostri canali