servizi e obiettivi

Inaugurata la Casa di Comunità di Olgiate, ecco cos'è davvero

Tra gli obiettivi l'accesso unitario e integrato all’assistenza sanitaria, la prevenzione e promozione della salute, la presa in carico di cronicità e fragilità, ma anche molti altri.

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Ieri, giovedì 24 novembre 2022, è stata inaugurata la Casa di Comunità di Olgiate Comasco, un evento per l'intera comunità del paese e non solo, anche di quelli limitrofi. Ma cos'è davvero una Casa di Comunità? Di cosa si occupa? A chi si rivolge?

Inaugurata la Casa di Comunità di Olgiate, ecco cos'è davvero

La sede della Casa di Comunità è la palazzina in piazza Italia, dove oltre al primo piano, di proprietà di Asst Lariana, l’amministrazione comunale ha ceduto in comodato gratuito per trent’anni il secondo e il terzo piano (la delibera del consiglio comunale è stata votata, all’unanimità, lo scorso 28 luglio, ndr). Il terzo piano è già stato riqualificato e gli spazi sono stati destinati alla Centrale Operativa Territoriale (le Cot sono le strutture che svolgono una funzione di coordinamento della presa in carico del paziente e raccordo tra servizi e professionisti al fine di assicurare continuità, accessibilità ed integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria).

Il secondo piano sarà oggetto di lavori di ristrutturazione (secondo semestre 2023 inizio lavori e fine entro il 2024). I fondi stanziati dal Pnrr per la Cdc di Olgiate Comasco ammontano complessivamente a 1 milione e 160mila euro. Nel momento in cui il secondo piano sarà pronto i servizi attualmente offerti nella sede di Villa Peduzzi (dove sono concentrate le attività riferite all’Area Materno-Infantile) si trasferiranno tutti in piazza Italia.

Nel corso dei prossimi mesi nella sede di piazza Italia sarà collocata anche la Continuità Assistenziale (ex guardia medica), servizio cui si accede contattando il numero unico 116117 e attivo dal lunedì al venerdì dalle 20 alle 8 e il sabato e la domenica h24.

I servizi offerti

Punto Unico di accesso (Pua), ambulatorio degli infermieri di famiglia, servizi di specialistica ambulatoriale (allergologia, cardiologia, chirurgia generale, dermatologia, diabetologia, neurologia, oculistica, odontoiatria, otorinolaringoiatria, urologia e geriatria), servizi di diagnostica ambulatoriale (ecocardiogramma, ecocolordoppler cardiaco, radiologia scheletrica, ecografie urologiche, uroflussometria), integrazione con i servizi sociali, sportelli ADI/Welfare, uffici Scelta e Revoca MMG/PLS, Punto Prelievi (aperto dal lunedì al venerdì dalle 7.40 alle 9, accesso libero), Consultorio familiare, Centro Vaccinale, ambulatori di Neuropsichiatria infantile sono i principali servizi offerti.

In particolare per quanto riguarda il Pua, collocato al primo piano, è uno sportello con funzione orientativa sui servizi e le soluzioni rispetto alle problematiche prospettate dal cittadino. Lo sportello è aperto, con accesso libero, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30; per telefono al numero 031/9843935 dal lunedì al venerdì dalle 13.30 alle 15, oppure via mail scrivendo all’indirizzo pua.olgiate@asst-lariana.it

All’ambulatorio degli infermieri di famiglia, l’accesso è vincolato alla prenotazione e all’impegnativa che vengono rilasciate dal Pua.

Complessivamente sono 11 gli infermieri di famiglia assunti per Distretto di Olgiate e che operano nell’ambito della Cot, degli ambulatori e degli interventi a domicilio; 110 pazienti sono già stati presi in carico (tra pazienti cronici, pazienti dimessi dall'ospedale, pazienti segnalati dagli Mmg/Pls); 78 visite eseguite in ambulatorio e 252 a domicilio. Il coordinatore è il dottor Giulio Ferrari.

Gli obiettivi delle Case di Comunità

  • Accesso unitario e integrato all’assistenza sanitaria, socio sanitaria e socio assistenziale in un luogo di prossimità, ben identificabile e facilmente raggiungibile dalla popolazione di riferimento;
  • Prevenzione e promozione della salute;
  • Presa in carico della cronicità e fragilità secondo il modello della sanità di iniziativa;
  • Valutazione del bisogno e accompagnamento della persona fragile;
  • Coordinamento con i servizi sanitari territoriali;
  • Attivazione di percorsi di cura multidisciplinari che prevedono l’integrazione tra servizi sanitari, ospedalieri e territoriali, e tra servizi sanitari e sociali;
  • Partecipazione della comunità locale, rapporti con gli Enti locali e con le associazioni di volontariato.

Il video della visita alla struttura

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