Operaio muore in un cantiere a Colverde, i sindacati: "Siamo al settimo morto nel Comasco dall'inizio dell'anno"
Le sigle sindacati la definiscono "una piaga sociale".
Sono passati pochi giorni dai morti di Moltrasio, dove due giovani lavoratori stranieri hanno perso la vita dormendo in un container, e già si registra un altro infortunio sul lavoro. A Colverde ieri, 4 ottobre 2022, un operaio è rimasto sepolto vivo in uno scavo. A nulla sono valsi i soccorsi.
Operaio muore in un cantiere a Colverde
“Non si può chiamare fatalità – commenta Umberto Colombo, segretario generale della Cgil di Como - siamo al settimo morto sul lavoro nel Comasco. Solamente poco tempo fa siamo stati ricevuti dal prefetto e abbiamo portato le nostre istanze affinché non si ripetessero più morti sul lavoro in provincia. Purtroppo, oggi, i fatti hanno mostrato come non sia più procrastinabile un’azione seria sulla prevenzione, coinvolgendo anche le associazioni datoriali. Questa piaga, con l’aiuto di tutti, dev’essere debellata. Occorre una mobilitazione del sindacato per il rispetto delle leggi sulla sicurezza ”.
Alle parole del segretario generale comasco, fanno eco quelle di Riccardo Cutaia, FENEAL Alta Lombardia, Roberto Turri, FILCA dei Laghi, e Luca Vaccaro, FILLEA Como. "In attesa di raccogliere più informazioni e che sia meglio accertata la dinamica, mentre i nostri Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali sono sul luogo della tragedia, esprimiamo la rabbia che ci pervade nel sapere che il
cedimento dello scavo in cui si trovava il lavoratore sarebbe stata la causa del decesso - commentano i tre rappresentanti sindacali - Una situazione non straordinaria che, correttamente gestita, sarebbe bastata a restituire il lavoratore alla sua famiglia questa sera".
"Dall’inizio del 2022, una lunga scia di sangue, una tragedia a cui mettere fine al più presto, che a prescindere dalle cause di ognuna, ha portato uomini, giovani e padri di famiglia a non far ritorno alle proprie case dopo essere andati semplicemente a guadagnare il pane per vivere - proseguono - Quella dei morti sul lavoro, specie nel settore edilizio, è una vera e propria piaga sociale a cui si può rimediare solo attraverso una vera e propria inversione di tendenza che ha alla base un nuovo approccio alla sicurezza da parte delle imprese, che deve essere vista come un investimento e non come un costo. Non possono più esserci morti per incuria, fretta, economia o superficialità dei padroni".
I Segretari di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil del Territorio di Como ritengono sia necessario diffondere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso una formazione permanente, oltre ad individuare migliori strategie di collaborazione e sinergia tra i diversi soggetti dedicati, a cominciare dagli enti ispettivi. Le segreterie, nell’attesa che le forze dell’ordine facciano chiarezza su quanto avvenuto a Colverde, si stringono al dolore della famiglia e si rendono sin da ora disponibili per qualsiasi tipo di assistenza.