Paredi, 3° italiano alla sua prima maratona, accede a quella di New York
A Verona ha ottenuto un punteggio tale da guadagnarsi l'accesso a una delle corse più importanti al mondo.
Simone Paredi, 47enne originario di Canzo che ora vive a Bosisio, si è classificato terzo italiano e quinto assoluto alla sua prima maratona. Grazie al risultato ottenuto, ha conquistato il "pass" per accedere alla maratona di New York.
Fermo otto mesi per infortunio
Ha corso a Verona domenica 17 novembre, dopo un infortunio che lo ha tenuto fermo per ben otto mesi. "Solitamente per le maratone ci si allena per tre mesi, io mi sono potuto allenare solo per tre settimane - racconta - Per me la maratona di Verona aveva anche un forte aspetto emotivo, perché avrei dovuto correre lo scorso anno per il Campionato Italiano ma tre settimane prima ho rotto il bacino: da lì lo stop, non potevo fare nulla e temevo di non ricominciare".
Invece, con tanta pazienza e costanza, dopo l’ok del fisioterapista e dell’ortopedico ha potuto riprendere ad allenarsi lo scorso maggio. "Questa maratona è quindi una bella rivincita, non ci aspettavamo un risultato simile ma siamo molto soddisfatti. Quando mi stavo allenando come si deve, lo scorso anno, onestamente puntavo al gradino più alto del podio ma questo è sicuramente un ottimo risultato".
Carriera sportiva iniziata a 40 anni
Una carriera sportiva iniziata tardi, quella di Paredi. "Ho scoperto la passione per la corsa a 40 anni ma in gioventù sono stato un ciclista. Ho fatto gare fino ai 23 anni, poi ho smesso del tutto con un meritato ozio fino a sette anni fa. Trasferitomi a Bosisio, ho conosciuto un ragazzo che correva in montagna e ho iniziato ad allenarmi con lui: mi ha detto che avevo del talento, così ho voluto tentare iniziando dalle gare amatoriali ottenendo da subito buoni risultati".
Negli anni Paredi ha vinto titoli regionali, lombardi e italiani. Ma al suo "curriculum" mancava appunto la maratona.
"Solitamente corro i 5 o i 10 km o la mezza maratona. Sono stato campione lombardo nella 10 km su strada e anche nella corsa in montagna. Mi mancava solo la maratona. Tra l’altro, nei giorni scorsi sono stato contattato dall’associazione che gestisce le Abbott World Marathon Majors ovvero le sei maratone più importanti al mondo. Mi hanno detto di aver ottenuto la qualificazione per correre a quella di New York nel 2025, una bella soddisfazione. Sarebbe una trasferta impegnativa, valuterò: per ora è un bel sogno nel cassetto".