Pista ciclopedonale, piovono critiche: "La ciclovia inizia e finisce nel nulla"
Il gruppo di minoranza "La Nuova Appiano" va all’attacco dell’opera in via della Resistenza.
"Una ciclovia che inizia e finisce nel nulla". E’ questo l'impietoso il giudizio del gruppo di minoranza "La Nuova Appiano" sull’opera in fase di completamento lungo via della Resistenza, ad Appiano Gentile. Il progetto, non ancora portato a termine, infatti, non ha mancato di sollevare dubbi circa la sua effettiva utilità.
Minoranza all'attacco
A esternarli i consiglieri di opposizione Sara Volonterio, Simona Cavalleri e Giulio Misenta. "In campagna elettorale, l’attuale maggioranza ha presentato il progetto della pista ciclopedonale di via della Resistenza gridando a gran voce che gli appianesi non avrebbero sborsato nemmeno un euro per la suddetta realizzazione, essendo il progetto di “mobilità dolce” interamente finanziato da Regione Lombardia con fondi del Pnrr - fanno sapere da "La Nuova Appiano" - In realtà i 370.000 euro stanziati sono stati utilizzati per realizzare un solo lotto della pista di poco più di 900 metri a fronte dei 4.000 metri previsti per l’intera realizzazione". I tre consiglieri proseguono evidenziando, a loro avviso, alcuni problemi legati proprio all’idea di base.
Questione ciclopedonale
"Considerato che il Comune di Tradate non intende aderire al progetto e proseguire la pista sul suo territorio; che tale ciclovia inizia e finisce nel nulla e, infine, che insiste su di una parte di territorio frequentata da spacciatori e prostitute dichiarata pericolosa, avevamo già a suo tempo suggerito di spendere diversamente le suddette somme di denaro andando a realizzare una pista ciclabile ad anello che collegasse via della Resistenza con via De Gasperi, passando per i boschi della località Tarantola. Meglio ancora sarebbe stato utilizzare quei fondi per collegare, poi, il suddetto anello a via Ordenada e a via dello Sport per giungere sino alla nuova area fitness della località Somigliana".
La replica del sindaco
A mettere i puntini sulle "i", però, interviene il sindaco Fabrizio Rusconi: "Ho già spiegato che il contributo è regionale e non legato al Pnrr ma, detto questo, la ciclabile è pensata come un anello che, snodandosi da viale Rimembranze arriva in zona Tarantola. Da lì fino alla Ca’ Nova e via De Gasperi: Tradate non c’entra nulla. Ovviamente, manca il secondo lotto, quello che unisce l’attuale spezzone alla rotonda di fronte al cimitero. Ci siamo già mossi per trovare dei contributi per la sua realizzazione".