Erba

Addio a Ugo Rizzi, aveva compiuto 100 anni un mese fa

Il 14 gennaio si era festeggiato in pompa magna il raggiungimento dei 100 anni, poi è purtroppo subentrata un’infezione polmonare che lo ha debilitato

Addio a Ugo Rizzi, aveva compiuto 100 anni un mese fa
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Solo lo scorso 14 gennaio la famiglia e l’Amministrazione comunale lo avevano festeggiato per i suoi 100 anni e purtroppo a un mese quasi esatto, giovedì 15 febbraio, è venuto a mancare Ugo Rizzi.

Il ricordo

La figlia Giuliana ci aveva raccontato l’infanzia e la vita non facili che l’alpini erbese aveva avuto:

"All’età di 4 anni è rimasto orfano di padre e non è stato facile andare avanti – aveva ripercorso la figlia – Con la madre faceva i mercati e lavorava realizzando cesti e gerli fin da piccolo, prima di andare in guerra. A 18 anni è partito per la guerra, poi c’è stata la deportazione e anni davvero difficili. Quando è finalmente tornato a casa ha scoperto di aver perso anche la madre nei bombardamenti di piazza Mercato".

Eppure, da buon alpino, aveva saputo andare avanti, trovare un lavoro alla Meroni, l’azienda che lavorava il ferro, e costruirsi una sua famiglia:

"Me lo ricordo ancora quando tornava scottato dal ferro rovente che lavorava – sottolinea la figlia – Insomma, una vita certo non facile. Lui non ha mai amato particolarmente raccontare il suo passato, soprattutto della guerra e dell’internamento, perchè sono stati anni davvero duri e difficili, e anche dopo non era semplice mettere insieme il pranzo con la cena".

La malattia

Ma poi l’amore della sua famiglia gli aveva fatto superare tutto e il 14 gennaio era stata festa grande ad Erba Alta, nella casa della figlia Giuliana. Poi è purtroppo subentrata un’infezione polmonare che lo ha debilitato:

"Purtroppo l’infezione ai polmoni ha indebolito il cuore e dopo una settimana di ospedale e cinque giorni in Rsa le sue condizioni sono degenerate e ci ha lasciato – ha raccontato la figlia, ancora colpita – Per noi è stato un duro colpo perché comunque, al di là di qualche acciacco dell’età, stava bene e non ce lo aspettavamo. Nessuno nega che l’età ci fosse, ma rimangono dolore e amarezza perché non ero preparata".

I funerali si sono tenuti sabato nella parrocchia di Crevenna, dove in tanti si sono radunati per salutare il “cavagnén”, come hanno scritto anche sulle carte mortuarie per ricordare la sua attività da piccolino, con la mamma, quando realizzavano e vendevano al mercato gerli e “cavagne”.

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