Attività essenziali: continua l'analisi della Prefettura di Como sulle aziende attive
Tutti i dati aggiornati dopo l'ultima comunicazione.

Continua l'analisi da parte della Prefettura di Como riguardo le attività essenziali attualmente attive sul nostro territorio comasco. L'indagine, iniziata alcune settimane fa, registra oltre mille aziende attive con un aumento di due unità delle attività sospese.
Attività essenziali: i dati della Prefettura
Ad oggi, lunedì 20 aprile 2020, risultano 1.653 le aziende che hanno comunicato, ai sensi dell’art.2, comma 3 del D.P.C.M., l’intenzione di proseguire la propria attività perché facenti parte della filiera delle attività essenziali. Delle comunicazioni finora pervenute alla Prefettura, ne sono state esaminate e istruite n.1.278, mentre n. 375 sono ancora in corso di istruttoria.
Si registra dunque un aumento di più di 300 aziende.
Le attività sospese
Invece 166 comunicazioni hanno riguardato attività produttive sospese, in relazione alle quali è stato chiesto: 1) l’accesso ai locali aziendali da parte di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di vigilanza, conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti, nonché attività di pulizia e sanificazione; 2) la spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino, nonché la ricezione in magazzino di beni e forniture.
Ad oggi i provvedimenti di sospensione adottati ex art. 2, comma 3 del D.P.C.M., nei confronti di aziende che non presentavano i requisiti per essere autorizzate a proseguire l’attività, sono stati 6 mentre due settimane fa erano 4.
Si ricorda che per l’esame delle comunicazioni pervenute, la Prefettura si avvale, come è noto, di una Commissione appositamente istituita, di cui fanno parte Camera di Commercio, Organizzazioni Sindacali, Associazioni di categoria, Forze di Polizia e Vigili del Fuoco.