La carriera

Chi era Doriano Furceri, il comandante dei Carabinieri ucciso a colpi di pistola da un brigadiere

Originario di Palermo, Furceri era stato trasferito ad Asso da Bellano nel 2021. Alle spalle ben 35 anni di carriera: era stato comandante di diverse stazioni lombarde.

Chi era Doriano Furceri, il comandante dei Carabinieri ucciso a colpi di pistola da un brigadiere
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Doriano Furceri aveva 57 anni quando ha perso la vita, questo pomeriggio, giovedì 27 ottobre 2022, a causa di diversi colpi di pistola esplosi da un suo sottoposto, il brigadiere Antonio Milia. Furceri nei suoi 35 anni di servizio è stato al comando di diverse stazioni lombarde, in Brianza e sul Lario, ha lavorato nel reparto operativo a Palermo e ha partecipato alla missione all’estero nel Kosovo. Ex comandante a Bellano, era stato trasferito ad Asso solamente lo scorso anno, nel 2021.

Chi era Doriano Furceri, il comandante dei Carabinieri ucciso a colpi di pistola da un brigadiere

Risale all’1 febbraio, infatti, l’assegnazione dell’incarico al Luogotenente «carica speciale» Doriano Furceri, 57 anni, originario di Palermo.

Furceri ha iniziato la sua carriera frequentando il corso sottufficiali a Velletri nel 1986, poi si è spostato a Firenze e ha ottenuto il grado di vicebrigadiere nel 1988. Finita la scuola, si è subito spostato in Lombardia: la sua prima sede di servizio è stata infatti Carate Brianza. È stato poi comandante a Seregno e Merate.

Nei primi anni 2000 è tornato nella sua terra d’origine, nel reparto operativo di Palermo, prima come tecnico di laboratorio per le sostanze stupefacenti (Furceri è infatti perito chimico di formazione) e poi, sempre nello stesso ambito, si è occupato di investigazioni scientifiche.

Nel 2004 è tornato in Lombardia, dove è stato al Comando della Stazione di Bellano, il suo incarico più longevo: lì è rimasto fino al 31 gennaio di questo anno. Poi, il trasferimento ad Asso nel 2021. Un trasferimento avvenuto, come avevano raccontato i colleghi di PrimaLecco, dopo le polemiche sorte in seguito alla comparsa di alcune scritte diffamatorie sui muri di Bellano. In  merito alla vicenda era stata aperta un'inchiesta ufficiale dell'Arma.

L’unica interruzione nel corso dei suoi 17 anni passati al servizio di Bellano è stata tra l’ottobre del 2009 e l’aprile del 2010, quando è stato in missione all’estero, precisamente nel Kosovo, nel plotone di polizia militare.

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