Covid-19, la curva del contagio rialza la testa. Catanoso (Ats Insubria): "Non abbassiamo la guardia perché c'è il vaccino"
Buona l'adesione dei sanitari di Como e Varese alla vaccinazione con il farmaco Pfizer.
Malgrado l'arrivo tanto atteso del vaccino contro il Covid 19, all'inizio di questo 2021 le cose non stanno andando come sperato. Ats Insubria infatti annuncia un nuovo rialzo della curva dei contagi.
Covid-19, la curva del contagio rialza la testa
A raccontarlo questa mattina in conferenza stampa è stato il direttore sanitario dell'Agenzia comasca e varesina, Giuseppe Catanoso: "I dati non sono buoni, rispetto alla settimana precedente abbiamo avuto un aumento dei positivi, abbastanza sensibile su Como, meno su Varese. Siamo in una fase in cui bisogna prestare molta attenzione. Il dato che ci preoccupa di più è quello dell'Rdt (indice di replicazione diagnostica, Ndr) che ci fa presagire una ripresa della pandemia".
Le motivazioni? "Questo aumento è certamente legato alla maggiore circolazione della popolazione durante il periodo della zona gialla ma anche alla convinzione che tutto a breve andrà bene perché è arrivata la vaccinazione - spiega Catanoso - Bisogna invece continuare a stare molto attenti e a utilizzare le misure di sicurezza".
Purtroppo a pagarne le conseguenze ancora una volta sono i ragazzi. E' di ieri infatti l'annuncio di Regione Lombardia che gli studenti delle scuole superiori non rientreranno in classe l'11 gennaio. "Riuscire a vedere l'andamento del contagio di queste settimane ci aiuta a capire meglio e questa scelta potrà dare tempo in più per organizzare al meglio i trasporti e la gestione del tempo degli studenti fuori scuola che per me è quello più a rischio" ha sottolineato Catanoso.
Il direttore sanitario ha poi fatto un appunto sulla famosa variante inglese. "Su 1251 tamponi effettuati a Malpensa fino al 6 gennaio, 31 sono risultati positivi e di questi 6 avevano la variante inglese - spiega - Di fatto questa variante che dovrebbe essere più contagiosa, da noi non ha dato questi effetti. In futuro quindi verranno fatti solo test a campione. Anche perché ricordiamo che più il virus circola e più troveremo nel tempo delle mutazioni, come quella già accertata del Sud Africa".
Il Piano Vaccinale
Al 7 gennaio sul territorio di Ats Insubria sono state fatte circa 4mila vaccinazioni. A fare il punto è Annalisa Donadini, Dirigente Medicina di Comunità.
"Dopo il 27 dicembre le nostre Asst hanno individuato i target che avevano la precedenza - spiega - In questo momento abbiamo a disposizione il vaccino Pfizer che ha caratteristiche di utilizzo molto complesse. Per quanto riguarda le Rsa, che partiranno con le vaccinazioni entro lunedì, è stato necessario un confronto e una formazione tra sanitari delle Asst e di queste strutture. L'adesione alla vaccinazione è buona, aderiscono con una percentuale al 73% circa ma continuerà l'opera di sensibilizzazione. I medici di famiglia verranno coinvolti già in questi giorni. Le Asst contano di offrire loro le vaccinazioni entro i prossimi 10 giorni. Abbiamo una adesione intorno al 65% tra i medici di medici generale ma c'è ancora una quota di medici che sta rispondendo alla proposta. Chi ha espresso dissenso non va oltre il 7%. E' stata rilevata per ora una adesione al 77% tra i pediatri, con un 5% circa di dissenso. Sono già stati vaccinati i medici delle Usca e di continuità assistenziale che hanno aderito con oltre il 95%. Gli operatori Ats verranno vaccinati prossimamente. Le Asst propongono 500/600 vaccinazioni al giorno".
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Sempre Donadini sottolinea: "Le Rsa verranno coinvolte tutte entro il mese di gennaio per le vaccinazioni. Per gli Over 80, l'idea è di partire con febbraio ma siamo in attesa indicazioni specifiche per via degli accordi con i medici di base. In questi giorni verrà delineata la strategia".
Le vaccinazioni antinfluenzali
Ats Insubria ha fatto il punto anche sulle vaccinazioni antinfluenzali.
"Il 29 dicembre è arrivata l'ultima trance di vaccini antinfluenzali per i medici di base - spiega Donadini - Siamo ancora in fascia bassa di circolazione del virus, ci fa pensare che ancora per tutto gennaio sia utile provvedere alla vaccinazione ove non è ancora stata fatta. Abbiamo sollecitato i medici di base a promuoverlo soprattutto tra gli over 65. Confidiamo di arrivare a una copertura un po' più alta della vaccinazione rispetto al 47% attuale".