Da Cantù a Mariano: chi minaccia la moglie, chi l'amante, chi maltratta i figli. Carabinieri in prima linea contro la violenza di genere
Ancora tanti episodi anche sul territorio comasco: l'applicazione del Codice rosso garantisce maggiore tutela alle vittime

I Carabinieri della Compagnia di Cantù sono in prima linea delle attività di prevenzione, sensibilizzazione e repressione dei reati che riguardano atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e violenze su donne e minori. Importante sottolinearlo a poche dal tragico episodio di Inverigo, che ieri ha visto un 62enne tentare di sparare alla ex compagna ferendola e poi togliersi la vita.
Da Cantù a Mariano: chi minaccia la moglie, chi l'amante, chi maltratta i figli
Malgrado la grande attenzione alla tematica sono ancora tanti gli episodi di violenza ai danni delle donne da parte di compagni o ex compagni che non accettano la fine di una relazione. nelle scorse settimane, ad esempio, i militari della Stazione Carabinieri di Cantù hanno arrestatto per atti persecutori un 57enne con precedenti di polizia poichè, al termine dell’ennesima lite, avvenuta in pieno giorno, aveva aggredito verbalmente e fisicamente una donna con la quale in passato aveva intrattenuto una relazione extraconiugale. Il 57enne, da tempo non voleva accettare la conclusione della loro relazione e nel recente passato aveva avuto reiterate condotte di minaccia e molestia nei confronti della ex amante, generando nella stessa paura e forti stati di ansia.
Anche i Carabinieri di Turate hanno arrestato per atti persecutori, sequestro di persona aggravato, violenza sessuale aggravata e maltrattamenti in famiglia un 49enne, con precedenti di polizia, che aveva commesso i reati nel mese di aprile nei confronti della ex moglie e dei loro figli.
Sempre nelle ultime settimane i militari della Tenenza di Mariano Comense hanno invece denunciato in stato di libertà un 50enne di origini straniere, pregiudicato e sottoposto a una misura di restrizione, poichè si sarebbe reso responsabile di minacce e percosse nei confronti della ex moglie e della figlia.
"In tutti i casi si è proceduto all’applicazione della legge 69/2019 denominata Codice rosso o del revenge porn, che garantisce maggiore tutela alle vittime di violenza sessuale, atti persecutori, maltrattamenti, diffusione non autorizzata di immagini sessualmente compromettenti e deformazioni dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso - hanno spiegato dalla Compagnia Carabinieri di Cantù, guidata dal capitano Christian Tapparo - Con questa legge, a seguito di denuncia, la polizia giudiziaria deve attivarsi immediatamente, con l’obbiettivo specifico di garantire l’immediata instaurazione del procedimento e di eventuali provvedimenti protettivi o di non avvicinamento alla vittima del reato. In seguito alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria, i militari hanno attuato le severe norme previste dal Codice rosso e con l’aiuto delle varie associazioni presenti sul territorio, hanno garantito protezione e sostegno alle vittime".
I consigli anti-stalking delle forze dell'ordine
- Informarsi sull'argomento e adottare dei comportamenti tesi a scoraggiare, fin dall'inizio, lo stalker; cercare di non reagire agli atti persecutori con paura, rabbia o minacce, in quanto si potrebbe rafforzare la motivazione del molestatore;
- Non sottovalutare il rischio ed essere prudente: ad esempio, registrare le chiamate, fuori casa non fermarsi in luoghi isolati o appartati, non seguire sempre gli stessi itinerari;
- Tenere un diario per riportare e poter ricordare gli eventi più importanti che potrebbero risultare utili in caso di denuncia;
- Raccogliere “prove” sullo stalking di cui si è vittima: conservare eventuali lettere, sms o e-mail a contenuto offensivo o intimidatorio;
- Tenere sempre a portata di mano un cellulare per chiamare in caso di emergenza un numero di pronto intervento.