Dormitorio in via Cadorna? Residenti e commerciati dicono no. Corengia: "Solo persone selezionate che vogliono essere aiutate"
I residenti temono la concomitanza con il Sert ma gli assessori rassicurano: "Non sarà un dormitorio".

Si è svolta questo pomeriggio, lunedì 6 luglio 2020, una nuova seduta della Commissione Consiliare speciale per la sicurezza urbana e i reati ambientali, le mafie e le ecomafie del Comune di Como. Caldissimo il tema all'ordine del giorno: "Soluzioni per il nuovo Dormitorio, l’ipotesi ex-Asl, audizione di rappresentanti di via Cadorna e delle associazioni dei commercianti".
Dormitorio in via Cadorna? Residenti e commerciati dicono no
I residenti che hanno preso parte alla seduta non sono andati per il leggero: hanno fatto subito intendere che non vogliono un nuovo dormitorio nel loro quartiere. Hanno già il Sert (Servizio per le Tossicodipendenze) con cui convivere. "Ci chiediamo se chi ha messo a disposizione lo stabile di via Cadorna e chi pensa di farci un dormitorio, conoscono i problemi che già abbiamo" ha esordito una residente in Commissione.
Le ha fatto eco un residente di via Italia Libera che ha sottolineato: "Nel giro di pochi metri ci sono un asilo nido, il Conservatorio e la scuola di ragioneria. Gli studenti, in un'età delicata, dovrebbero convivere quotidianamente con situazioni difficili. Inoltre con questa novità ci sarebbe un degrado progressivo del quartiere: i negozi chiuderanno, gli appartamenti verranno svenduti e la gente non verrà più. Vogliamo fare la stessa fine di via Milano Alta?".
Il residente aggiunge: "In questo modo si portano tossicodipendenti e senzatetto alle porte della città murata. Prima c'era via Regina, più defilata per queste situazioni".
Presente all'audizione anche Claudio Zanetti di Confcommerio che ha sottolineato che anche all'associazione di categoria sono arrivate rimostranze sulla scelta di via Cadorna per i senzatetto. "La scelta di unire due disagi di questo tipo potrebbe creare una situazione degenerata - ha commentato - Si rischierebbe di creare un ghetto".
Eppure, e lo confermano gli assessori presenti in seduta, il Sert a breve troverà una nuova sistemazione.
Parola agli assessori: ora spazi per possibili positivi, poi il progetto
Il tema hanno voluto rispondere da una parte l'assessore Elena Negretti per quel che riguarda la Sicurezza e dall'altra la collega Angela Corengia sul tema dei Servizi Sociali.
"Il tema di via Cadorna si è aperto durante l'emergenza Covid perché c'era bisogno di un luogo pronto all'uso nel caso in cui tra i senzatetto fossero state riscontrate delle positività al virus - ha spiegato l'assessore Negretti - Non smetterò mai di ringraziare il direttore di Asst Lariana Fabio Banfi per questo gesto. Lì sono state ospitate 6 persone dell'Ozanam risultate positive ma che non avevano bisogno di cure sanitarie. Nessuno è mai uscito dalla porta. Oggi finalmente i tamponi sono tutti negativi e queste persone sono tornate a casa propria".
Al momento quindi la struttura è vuota ma resta a disposizione nel caso nei prossimi mesi dovessero essere riscontrati nuovi positivi tra i senza fissa dimora. Sui locali c'è però anche un progetto più a lungo termine ma entrambi gli assessore sottolineano "non per un dormitorio come via Napoleona".
"Per garantire il distanziamento, in questi mesi è stata aperta a dei senzatetto selezionati sulla base di chi vuole essere aiutato e reintegrato nella società la palestra Mariani di via Perti - ha spiegato l'assessore Corengia - Progetto che ha dato ottimo risultati. In viale Lecco nessuno si è accorto della presenza di queste persone e loro hanno partecipato anche di giorno a tante attività. Lo stesso vorremmo fare in via Cadorna, che può ospitare non più di una ventina di persone, dopo aver organizzato un bando e stanziato le risorse".
Resta il problema di chi vuole restare per strada. "Ci sono persone che non vogliono essere aiutate - ha aggiunto Corengia - Non possiamo dare loro supporto se non lo accettano. Ci stiamo però muovendo per organizzare delle unità di strada che controllino e vigilino su queste persone".