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Coronavirus in Lombardia: terzo morto a Crema, locali chiusi dopo le 18 in Regione DIRETTA VIDEO

Confermate scuole e musei chiusi e manifestazioni annullate per almeno 7 giorni.

Coronavirus in Lombardia: terzo morto a Crema, locali chiusi dopo le 18 in Regione DIRETTA VIDEO
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Emergenza Coronavirus in Lombardia: gli ultimi aggiornamenti dalla Regione. Alle 16 ha preso il via conferenza stampa con il Governatore Attilio Fontana e l'assessore al Welfare Giulio Gallera per fare il punto della situazione. Nella notte tra sabato 22 e domenica 23 febbraio i casi ufficiali di contagio nella Regione sono balzati a 89 ma il numero è destinato a salire ancora. Nel frattempo è stata emanata un'ordinanza che chiude le scuole e i musei della Lombardia e vieta tutte le manifestazioni pubbliche (sportive, culturali, religiose, etc). Una scelta arrivata dopo la già nota sospensione delle lezioni in tutte le università della Regione.

Emergenza Coronavirus: chiusi i locali dopo le 18 nella zona gialla

"Esistono due zone: una rossa che prevede provvedimento nella direzione di impedire l'accesso e l'allontanamento da quei paesi, si blinda quel territorio - esordisce il Governatore - Un secondo provvedimento, che sarà a breve firmato da me, si riferisce al resto della Regione in cui vengono posti una serie di divieti che impediscano quelle situazioni dove il contagio potrebbe diffondersi più facilmente. La chiameremo zona gialla".

E' l'assessore Gallera a spiegare nel dettaglio l'ordinanza che sta per firmare Fontana che interessa tutto il territorio regionale. "Per un periodo di tempo limitato (7 - 14 giorni) saranno chiuse le scuole e i musei e annullate le manifestazioni pubbliche, saranno sospesi i concorsi. Inoltre dopo le ore 18 saranno chiusi i locali di intrattenimento e svago quali cinema, teatri, pub, locali - spiega Gallera - Non i ristoranti perché è un luogo con un numero limitato di persone insieme".

"Stiamo mettendo in campo uno sforzo importante ma è precauzionale. Chiediamo uno sforzo ai nostri cittadini a gestire la propria vita e la loro vita sociale. I servizi pubblici, anche quelli sanitari, sono aperti e attivi. Abbiamo un grande supporto dall'Istituto Superiore di Sanità" spiega Gallera.

I numeri

"Abbiamo individuato 112 soggetti positivi, circa il 12% degli oltre 800 tamponi fatti - prosegue Gallera - Solo 17 sono in terapia intensiva dei 53 ricoverati in ospedale. Gli altri sono a casa, isolati e sotto osservazione, perché stanno bene e non hanno sintomi. La metà delle persone la si gestisce tranquillamente, l'altro 40% con accorgimenti e cure la supera e poi c'è una quota per cui invece è necessario qualcosa di più. L'elemento della fragilità delle persone incide sulle condizioni di chi è contagiato".

Le strutture militari - San Damiano e Baggio - sono quasi pronte per accogliere in modo separato i contagiati e i contatti dei contagiati che non hanno la possibilità di restare a casa con una stanza e un bagno dedicato esclusivamente a loro.

Attualmente non c'è l'intenzione di bloccare i mezzi pubblici.

I numeri confermati: la maggior parte dei soggetti colpiti dall'infezione si trova nella zona del Basso lodigiano (62). Si registrano poi casi anche nelle province di Cremona (16), Pavia (6), Milano (3) e
Sondrio (1). Nelle ultime ore si sono registrate infezioni anche in provincia di Monza e Brianza (1) e Bergamo (3). Si stanno effettuando le opportune verifiche per la corretta 'identificazione' degli altri soggetti positivi.

Terzo decesso in italia: una signora ricoverata a Crema

"Abbiamo un altro decesso a Crema di un paziente in oncologia, una signora anziana" sottolinea l'assessore. E' risultata positiva al tampone effettuato post mortem.

L'appuntamento delle 19 con i sindaci

"Alle 19 riunione in teleconferenza con tutti i sindaci per spiegare l'ordinanza che sto per firmare" ha sottolineato Fontana.

Le disposizioni del Prefetto di Como

A stretto giro arriva anche la comunicazione del Prefetto di Como, Ignazio Coccia. Ecco cosa è previsto sul territorio comasco per i prossimi giorni:

- sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico;

- sospensione dei servizi educativi dell'infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani, ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza;

- sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’art. 101 dei codici dei beni culturali e del paesaggio, di cui al D.L. 42/2004, nonché dell’efficacia delle disposizioni regolamentari sull’accesso libero o gratuito a tali istituti e luoghi;

- sospensione di ogni viaggio di istruzione, sia sul territorio nazionale sia estero.

In detto contesto, nel precisare che il provvedimento formale in fase di redazione potrebbe contenere ulteriori restrizioni – di cui verrà data tempestiva notizia - e sarà soggetto, in ogni caso, a modifiche a seguito dell'evolversi dello scenario epidemiologico, è stata attirata la particolare attenzione dei Sindaci sull’opportunità di disporre, a fini precauzionali, la sospensione delle manifestazioni e degli eventi caratterizzati da significativo afflusso di pubblico che si svolgano nei rispettivi territori.

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