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Altri 319 decessi in Lombardia, i contagi nel Comasco sono 286 DIRETTA VIDEO

L'assessore Caparini: "Serve stare a casa. Il passo successivo per contenere la pandemia, sarà quello del passare dal chiedere al pretendere".

Altri 319 decessi in Lombardia, i contagi nel Comasco sono 286 DIRETTA VIDEO
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"Ogni uscita di casa è un rischio. State a casa oppure chiederemo più restrizioni". Oggi, mercoledì 18 marzo 2020, il Governatore Attilio Fontana durante la conferenza stampa delle 13 è stato molto chiaro coi cittadini lombardi, chiamati a ripettare in maniera rigorosa il Decreto. Intanto anche nel Comasco aumentano i contagi, così come i decessi.

Emergenza Coronavirus: l’aggiornamento di Regione Lombardia DIRETTA VIDEO

Gli assessori regionali Giulio Gallera (Welfare) e Davide Caparini (Bilancio), faranno un aggiornamento sulla situazione del Coronavirus intorno alle 17.

Le parole di Davide Caparini.

Sull'ospedale in Fiera a Milano: "Il Governo ha chiesto di strutturarsi e in futuro, uscendo prima da questa emergenza, la Lombardia potrà portere conoscenza e assistenza a tutti gli italiani. Da temporaneo il progetto è diventato più strutturato, anche con sala operatoria e Tac. Coprirà tutto il lasso di tempo necessario per uscire dall'emergenza. Entro domani il progetto sarà ritoccato per poi dare via al giorno 0 e si inizierà a operare per accogliere il primo paziente il prima possibile. Le donazioni aumentano in modo commuovente, sono tantissimi lombardi, italiani ma anche dal resto del mondo, che donano dai 100 euro ai milioni di euro. Ringraziamo e abbracciamo tutti. Registriamo anche tanti aiuti concreti di persone che ci forniscono bene di prima necessità per proteggere medici e il personale impiegato nell'emergenza. Grazie anche alle cause farmaceutiche perché tanti sono i medicinali utilizzati in questo periodo di emergenza".

Sul tema "spinoso" del jogging: "Ancora tante persone non si rendono conto. Usciamo solo per lo stretto necessario, non credo che fare jogging sia necessario. Ci viene detto di stare a casa, restiamo a casa".

Il monito: "Il passo successivo per contenere la pandemia, sarà quello del passare dal chiedere al pretendere. Confido nella maturità dei cittadini lombardi. Purtroppo ancora oggi i dati dicono che dobbiamo essere rigidi".

Le parole di Giulio Gallera.

"I numeri sono quelli di una continua battaglia, oggi crescono quasi tutti in maniera inferiore rispetto a ieri. Si tratta di un elemento di cui possiamo prendere atto in maniera positiva, ci saranno poi da guardare i trend alla fine della settimana per capire se possiamo parlare di una riduzione dei contagi. Ad oggi siamo a 17.713 positivi, +1493 rispetto a ieri, i pazienti ospedalizzati sono 7.285, +332, in Terapia intensiva abbiamo 924 persone, + 45 rispetto a ieri. Purtroppo crescono i decessi che sono 1959, + 319 rispetto a ieri, questo ci intristisce particolarmente.

I numeri

BG: 4.305 (+312)
3.993/3.760/3.416/2.864/2.368/2.136/1.815/1.472/1.245/997/761/623/537

BS: 3.784 (+484)
3.300/2.918/2.473/2.122/1.784/1.598/1.351/790/739/501/413/182/155

Como: 286 (+30)
256/220/184/154/118/98/77/46/40/27/23/11/11

CR: 2.167 (+94)
2.073/1.881/1.792/1.565/1.344/1.302/1.061/957/916/665/562/452/406

LC: 466 (+26)
440386/344/287/237/199/113/89/66/53/35/11/8

LO: 1.445 (+27)
1.418/1.362/1320/1.276/1.133/1.123/1.035/963/928/853/811/739/658

MB: 401 (+25)
376/346/339/224/143/130/85/65/64/59/61/20/19

MI: 2.644 (+318) di cui 1091 a Milano citta' (+127)
2.326/1.983/1.750/1.551/1.307/1.146/925/592/506/406/361

MN: 514 (+49)
465/382/327/261/187/169/137/119/102/56/46/32/26

PV: 978 (+94)
884/801/722/622/482/468/403/324/296/243/221/180/151

SO: 75 (+1)
74/46/45/45/23/23/13/7/7/6/6/4/4

VA: 265 (+33)
232/202/184/158/125/98/75/50/44/32/27/23/17

Ancora oggi sono troppe le foto e video che mostrano persone sulla montagnetta di Milano, piena di cittadini in bici. Così anche in altre aree della Regione. Sappiamo la fatica che può essere stare a casa. Viviamo la vostra fatica. Ho un figlio di 15, so che è difficile farlo stare a casa. Però è un sacrificio necessario. Il termometro dei nostri ospedali è ancora in grande difficoltà, non a caso a Crema realizzeremo una struttura mobile, a Cremona stanno montando ospedale da campo.

Buone notizie dal personale medico-infermieristico: "Per quanto riguarda gli infermieri laureati nelle scorse settimane, abbiamo 180 nominativi che stiamo distribuendo alle aziende. Avremo una bella boccata d'ossiegno. Arriveranno anche gli specializzandi dal quarto e quinto anno. Abbiamo assunto 40 medici, qualche pensionato in più si sta presentando per aiutarci".

Continuano trasferimenti: "Oggi sono stati 30 i pazienti trasferiti. Sono girate notizie allarmate dai gestori Rsa e cittadini. Abbiamo tolto circa 200 pazienti dagli ospedali che non erano in grado di accogliere nessuno, si trovavano senza più posti liberi. Questa strategia permette al sistema di reggere. Abbiamo trasferito 90% di persone in strutture ospedaliere, oppure private accreditate, pubbliche o Rsa. Nelle Rsa, come scritto nella delibera, le Ats hanno individuato strutture con padiglioni separati dagli altri ospiti o strutture indipendenti. Abbiamo prima chiesto quali avessero queste condizioni. Sappiamo che nelle Rsa ci sono già situazioni critiche con pazienti fragili, per tutelare gli ospiti interni abbiamo adottato misure precise".

Tamponi ai medici di medicina generale: "Noi ci siamo sempre mossi seguendo le linee guida dell'Isituto Superiore della Sanità. Inizialmente abbiamo fatto i tamponi a tutti i contatti diretti, ad oggi sono stati fatti 49mila tamponi in Regione Lombardia. Ad un certo punto l'Istituto Superiore di Sanità ci ha detto di fare tamponi solo ai sintomatici, con problemi polmonari, o chi arriva con questi sintomi al Pronto soccoros. Gli operatori degli ospedali non fanno tutti il tampone, ma solo se hanno avuto contatti diretti con un paziente malato. Invece isoliamo in quarantena i parenti dell'infetto, tenendoli monitorati. Ora le mascherine stanno arrivando dall'estero, ci sarà anche una produzione. Vorremmo distribuirle a medici, operatori Rsa ma avendole anche ai cittadini".

Infine l'appello: "Faccio un richiamo a stare a casa. E' dura, è una prova. Dobbiamo resistere e dimostrare che siamo più forti della diffusione del virus. Lo dobbiamo a medici e infermieri che si stanno sfibrando, che stringono le mani ai nostri cari nei reparti di Terapia intensiva".

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