Il selfie con la vittima prima dell'omicidio, arrestato Luca de Bonis: "Mi sono difeso"
L'uomo si trova al carcere del Bassone dopo la confessione rilasciata ieri in serata.
Un selfie con la vittima poche ore prima della coltellata, fatale per Manuel Millefanti, 43 anni, residente in via Marconi a Oltrona di San Mamette. Luca de Bonis, originario di Appiano Gentile ma senza fissa dimora, l'ha postata sul suo profilo Facebook prima di commettere l'omicidio, confessato nella serata di ieri, lunedì 22 gennaio. Una serata tra amici, i due si conoscevano bene e si vedevano spesso, finita in tragedia.
Il selfie con la vittima e le bottiglie di vino
La fotografia è chiara e mostra un tavolo su cui sono appoggiate diverse bottiglie di vino. Un'altra fotografia, più scura, ne mostra altre di grappa. Quelle bottiglie, nella notte tra domenica e lunedì i due se le scoleranno tutte, almeno dieci bottiglie di vino. A quanto risulta dalle indagini Millefanti e de Bonis avrebbero fatto anche il pieno di droga, eroina e cocaina.
Sostanze stupefacenti comprate da de Bonis nel pomeriggio antecedente all'omicidio, facendo la spola tra il centro di Oltrona di San Mamette e la zona boschiva del Monte Sinai a Lurate Caccivio. Una serata di sballo culminata con la fatale coltellata.
La dinamica e la difesa del reo confesso
"Mi ha tirato una sberla, ho avuto paura e mi sono difeso". Stando a quanto riferito da de Bonis durante l'interrogatorio di ieri nella Stazione dei Carabinieri di Appiano Gentile, a un certo punto della nottata, poco prima delle 4.30 sarebbe nata una discussione. Millefanti, alto e ben piazzato, avrebbe aggredito il reo confesso che, per difendersi, almeno stando alle sue parole, lo avrebbe colpito al petto con una coltellata, tra la spalla e il cuore.
La telefonata e il nome del suo assassino
I Carabinieri di Appiano Gentile si sono mossi immediatamente per rintracciare l'omicida. Una pista chiara perché proprio la vittima, telefonando alla madre mentre era agonizzante ha fatto il nome del suo assassino: "Mamma aiuto, mi hanno accoltellato. E' stato... Luca". De Bonis è stato rintracciato nella tarda mattinata di ieri mentre camminava lungo la Lomazzo-Bizzarone e portato in caserma. Poi l'interrogatorio fiume.
La confessione nella serata di ieri
E' crollato dopo ore di interrogatorio serrato, il sospettato dell'omicidio di Millefanti. Si tratta di un appianese di 33 anni senza fissa dimora. L'uomo è stato fermato dai Carabinieri verso mezzogiorno di oggi mentre camminava a piedi, in direzione Appiano Gentile, lungo la Lomazzo-Bizzarone. Il presunto assassino è stato portato alla Stazione di Appiano dove è iniziato un lungo interrogatorio. Messo sotto torchio, nella serata di oggi, lunedì 22 gennaio, ha confessato.
Trovata l'arma del delitto, è un coltello
E' anche stata trovata l'arma del delitto, un coltello nascosto all'interno di una cascina abbandonata. Immediato il lavoro delle Forze dell'ordine che, fin dalle prime luci dell'alba si sono mosse alla ricerca dell'uomo. I Carabinieri di Appiano Gentile sono entrati in azione su fondati sospetti dopo che, lo stesso Millefanti, nella telefonata alla madre fatta per chiedere aiuto, dopo essere stato accoltellato, avrebbe fatto il nome del suo assassino.
Una nottata in compagnia, poi la lite e la coltellata
Da quanto è stato possibile ricostruire, Millefanti e il suo assassino hanno trascorso la serata e parte della nottata nella casa della vittima, in via Marconi a Oltrona di San Mamette. Nell'abitazione sono state trovate numerose bottiglie di alcolici. Secondo una sommaria ricostruzione i due, ubriachi, avrebbero litigato. L’alterco si sarebbe poi trasformato in omicidio quando l'appianese ha accoltellato al petto l'oltronese, 43 anni.
L'omicidio di Oltrona
Mobilitazione di militari dopo il ritrovamento del 43enne Manuel Millefanti morto dissanguato nell'abitazione della famiglia, in via Marconi a Oltrona di San Mamette. I militari sono alla ricerca di un uomo che vivrebbe in una tenda in una zona boschiva. A quanto risulta, le attenzioni dei Carabinieri di Appiano Gentile si concentrano proprio su quest'uomo, sospettato di avere accoltellato il 43enne oltronese.
Chiesto anche l'intervento dei reparti speciali dei Carabinieri
In via Marconi è giunta anche la scientifica dei Carabinieri. Inoltre, chiesto l'intervento dei Cacciatori di Calabria, reparto speciale dei militari che da più di un anno è attivo sul territorio dell'Olgiatese proprio per contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, con continue operazioni nei boschi.
La testimonianza della madre della vittima
Sotto shock la madre della vittima: "Mio figlio mi ha telefonato alle 4.30, mi ha detto così: "Mamma mi hanno accoltellato". Poi l'ho trovato per terra in casa, nella sala. Ho chiamato i soccorsi, hanno tentato di tutto per rianimarlo ma stava già morendo". Una vicenda terribile, sulla quale i Carabinieri indagano per accertare ogni dettaglio e assicurare alla Giustizia il responsabile dell'accoltellamento.