Ondata d'affetto

La Locanda dell'Isola Comacina resta chiusa: la petizione per salvarla supera le 2mila firme

Abitanti del lago, operatori turistici, artisti e amanti della locanda da ogni parte del mondo si oppongono alla chiusura.

La Locanda dell'Isola Comacina resta chiusa: la petizione per salvarla supera le 2mila firme
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La Locanda dell'Isola Comacina resta chiusa: negli scorsi giorni è partita una petizione online per salvarla. Oggi quella petizione ha raggiunto quota 2mila firme.

La Locanda dell'Isola Comacina resta chiusa: la petizione per salvarla supera le 2mila firme

L'isola Comacina, l'unica dell'intero lago di Como, è un luogo magico di per sé. Conosciutissima, da comaschi e stranieri in visita, è però anche la Locanda dell'Isola Comacina che dal 1947, anno in cui è stata fondata, propone lo stesso menù tipico. Decine i vip che vi hanno fatto visita per un pranzo, da George Clooney a Miley Cirus. Come vi avevamo raccontato, da ottobre 2019 la Locanda è purtroppo chiusa al pubblico per un contezioso tra lo storico gestore Benvenuto Puricelli e la proprietà, ovvero Fondazione Isola Comacina, di cui fa parte anche l'Accademia di Brera di Milano. Ben prima della pandemia, che sicuramente ha aggravato la situazione, Puricelli ha dovuto chiudere in quanto l'impianto di depurazione andava rimesso a norma ma non si è mai trovato un accordo con la proprietà.

Una carellata di firme e affetto

Abitanti del lago, operatori turistici, artisti e amanti della locanda da ogni parte del mondo si sono riuniti per mostrare la loro incredulità sulla vicenda che ha portato allo stop. Nei commenti si legge spesso il rammarico per la perdita di storia, cultura e tradizione che la perdita della Locanda e del suo menù porterebbe a tutta la regione.

Laura Mercoli: "Le tradizioni fanno parte della nostra cultura! La locanda dell’isola deve riaprire così com’è stato fino ad ora!".

Claudio Nodari: "Firmo la petizione per mantenere un luogo stupendo alla portata di tutti e pieno di storia. Anche i luoghi vivi e non solo quelli archeologici vanno preservati!".

Andrea Mulas: "Dobbiamo sostenere l'attività della Locanda dell'Isola Comacina, perchè l'Italia è il paese dei saperi e sapori, di culture enogastronomiche variegatissime e uniche, e la tradizione culinaria familiare che la Locanda ha tramandato in 70 anni, con l'enorme contributo e sforzi della famiglia Puricelli negli ultimi quarant'anni, non può assolutamente andare persa".

Riccardo Truppo: "La Locanda con la gestione attuale è Patrimonio dell'Umanità. Proprio loro sono entrati nella vita di centinaia di migliaia di famiglia italiane e straniere. Presidente Pomodoro faccio appello alla sua sensibilità e amore per tutto ciò che è Patria! Non cambi qualcosa che è Storia d'Italia".

Riccardo Truppo: "La Locanda con la gestione attuale è Patrimonio dell'Umanità. Proprio loro sono entrati nella vita di centinaia di migliaia di famiglia italiane e straniere. Presidente Pomodoro faccio appello alla sua sensibilità e amore per tutto ciò che è Patria! Non cambi qualcosa che è Storia d'Italia".

Giampietro Greppi: "Sin da bambino, ho sempre ammirato quella locanda e il bar "la Botte" sottostante. Dal Cotoletta al Benvenuto hanno sempre portato avanti le tradizioni di Sala e dell'isola. Perché cancellare tutto questo ???".

Jens-Henning Peters: "Firmo perché la Locanda dell'Isola Comacina è un bene culturale e un'istituzione. È una delle poche destinazioni ancora autentiche intorno al lago. Il suo patrimonio dovrebbe essere protetto per le generazioni future per assaporare l'autentica cucina locale e l'ospitalità italiana".

Enzo Repossi: "Che ignoranti non si può distruggere questa tradizione Come non ricordare l'antipasto dell antipasto, i rottami di pollo, il grana allo scavo, il caffè ad uso delle canaglie in armi. Ci andavamo che ero ancora bambino nella vecchia costruzione prima che costruissero la nuova locanda. Mio zio don Giuseppe era amico d infanzia del Cotoletta. Quanti ricordi".

Ebe Buzzi: "Il lago di Como senza il ristorante sull’isola non è più lo stesso. A nessuno servono le inutili iniziative (far pagare il biglietto per il giro?!?) della fondazione: serve qualcosa di concreto per attirare la gente. La tradizione italiana è fatta da tante cose ed il cibo è una delle principali. Sono tre generazioni che siamo clienti. È un delitto!!!".

Giorgio Repossi: "Andavo all’Isola dal “Cuteleta” (quello vero) già negli anni 60’ Tolto il ristorante, l’isola é MORTA, un cimitero che non serve a nulla !!!!!".

Il famoso chef di New York Frank Prisinzano: "Questo è uno dei migliori ristoranti di tutta Italia. Sarebbe una PERDITA GIGANTICA per tutta l'Italia".

La perdita della Locanda sembra poter portare, oltre ad un importante perdita per il patrimonio culturale, a un danno significativo al turismo del lago. Diversi visitatori regolari dichiarano che senza la Locanda non visiterebbero più il lago. Così per esempio Alban Ramette: "La presenza della Locanda fa l'area così attrattiva. Senza questo ristorante unico non visiteremo l'isola la prossima volta che saremo nella zona di Como. La regione perderà molto della sua attrattiva".

O Chris Di Domizio: "Portiamo un gruppo d'arte a Bellagio ogni anno e non c'è Bellagio senza Lacanda dell'Isola Comacina".

Jennifer Wilson di New York: "Abbiamo in programma di visitare presto il nord Italia e saremmo devastati se (la Locanda) non fosse aperta".

Charles Gurney: "Questo è uno dei pochi ristoranti iconici in tutta Italia, ragione per cui veniamo sul Lago di Como. Senza di esso non ci preoccuperemo di venire in quella parte d'Italia".

Stefano Galimberti: "La ricchezza e il prestigio del nostro lago è connesso quasi totalmente all'accoglienza turistica! Un gioiello come la locanda è indiscutibilmente fonte di attrazione, grazie alla particolare magia di un luogo unico. Questa diffonde un valore che va oltre il luogo stesso e arricchisce, all'occhio del turista e di chiunque non possa restare indifferente al suo fascino, tutto il territorio".

Pam Whittingham addirittura considera la Locanda e il suo menù come l'ottava meraviglia del mondo.

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