Il tour

Il neo Cardinale Oscar Cantoni torna a Como e visita il luogo dell'uccisione di Malgesini

Il ritorno del vescovo è iniziato con la conferenza stampa della mattina per poi proseguire con la visita sul luogo dell'uccisione di don Roberto Malgesini e tanti altri appuntamenti

Il neo Cardinale Oscar Cantoni torna a Como e visita il luogo dell'uccisione di Malgesini
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Un attesissimo ritorno quello del neo Cardinale Oscar Cantoni a Como. Oggi, mercoledì 21 agosto 2022, il vescovo ha accolto in mattinata la stampa presso la cappella di San Michele e ha proseguito nel pomeriggio con un tour tra alcuni luoghi significativi della città, incontrando le istituzioni e terminando con la celebrazione della Santa Messa in Duomo.

La prima giornata del neo Cardinale Oscar Cantoni a Como

La prima tappa del tour pomeridiano del Cardinale Cantoni si è tenuta in piazza San Rocco, alle 15.30, sul luogo dell'uccisione di don Roberto Malgesini che due anni fa scolvolse tutta Como e non solo. In questo luogo, di fronte alla croce che ricorda il parroco il neo Cardinale ha voluto lasciare un commento di riflessione:

"Da qui inizia il mio cammino verso la Cattedrale, dove incontrerò per la prima volta da cardinale il popolo di Dio nella celebrazione eucaristica, dopo aver salutato le autorità civili e militari nella basilica di Sant’Abbondio. Non molto lontano da qui, sulla strada verso il monte Baradello, si può incontrare un'altra croce, quella che segna il luogo del martirio dei primi nostri martiri, verso il 303/305, sei soldati romani della Legione Tebea, Carpoforo, Esanzio, Cassio, Severino, Secondo, Licinio a cui si deve aggiungere poi Fedele, condannati a morte per non aver voluto sacrificare agli dei romani. Essi sono considerati proto-martiri della Chiesa di Como. La croce, a ricordo del loro martirio, è stata posta sul luogo del loro Martirio in una celebrazione serale con i giovani, il 20 marzo 1989, prima Via crucis dei giovani, nella quale anch'io ero presente. Qui a San Rocco, invece, la mattina del 15 settembre 2020, accorso immediatamente, trovai immerso in una pozza di sangue il corpo esangue di don Roberto, ucciso da un uomo che egli aveva fraternamente accolto e accudito con tenerezza e grande cuore. Il rosso porpora, di cui sono stato rivestito con la mia creazione a cardinale, mi ricorda che l'esigenza d'amore e di fedeltà a Cristo Gesù comporta anche per me la possibilità di donarmi fino alla effusione del sangue, quello che don Roberto ha copiosamente versato in questo luogo e che oggi ricordiamo".

L'incontro con i sindaci e le autorità

Dalle 16 si è tenuto l'incontro con i sindaci delle province di Como, Lecco, Varese e le autorità civili e militari presso la Basilica di Sant'Abbondio.

"È bello che noi tutti, godendo della fiducia di chi ci ha scelto, ci assumiamo, consapevolmente e di buon grado, le responsabilità che ne conseguono. Consapevoli che per annunciare il vangelo, da parte mia, e per poter amministrare il bene dell'intera collettività, da parte vostra, seguendo le indicazioni della Costituzione, occorre innanzitutto che ci dimostriamo pienamente credibili e responsabili. Ho pensato di citarvi, per sottolineare e confermare questa primaria condizione indispensabile, un brano della vita di san Francesco d'Assisi, patrono d'Italia, narrato nella "Vita seconda" di Tommaso di Celano (726). "Un giorno, montato su un asinello, Francesco, perché debole e infermo non poteva andare a piedi, attraversava il campo di un contadino che stava lavorando. Questi gli corse incontro e gli chiese premuroso se fosse lui frate Francesco. Avendogli risposto umilmente che era proprio lui quello che cercava, disse il contadino: "Guarda di essere tanto buono quanto tutti dicono che tu sia, perché molti hanno fiducia in te. Per questo ti esorto a non comportarti mai diversamente da quanto si spera". Francesco, a queste parole, scese dall'asino e prostratosi davanti al contadino, più volte gli baciò i piedi umilmente, ringraziandolo che si era degnato di ammonirlo". Un ammonimento tanto saggio e benevolo che vale per tutti noi, particolarmente in un momento così complesso quale quello che stiamo vivendo, sia a livello sociale che ecclesiale, in cui le persone sono deluse dalla politica, ma ancora tanto interessate a riconoscere e promuovere persone degne e capaci di sostenere il peso e le responsabilità della società in cui viviamo".

La delegazione con a capo il Cardinale ha fatto poi ritorno in piazza del Duomo, alle 16.45 per l'accoglienza da parte del Capitolo della cattedrale, dell'omaggio musicale della Banda Baradello e i saluti istituzionali del Prefetto di Como Andrea Polichetti, del sindaco Alessandro Rapinese e del presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca. Infine, alle 17.30 verrà celebrata la Santa Messa pontificale per la festa del patrono Sant'Abbondio.

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