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Lombardia zona arancione: ecco da quando e cosa cambia. Fontana: "L'emergenza non è finita"

Il presidente di Regione: "Vittoria parziale, serve continuare a rispettare le regole".

Lombardia zona arancione: ecco da quando e cosa cambia. Fontana: "L'emergenza non è finita"
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La Lombardia passa da zona rossa a zona arancione.

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Lombardia zona arancione: l'annuncio

"Siamo in zona arancione - ha scritto poco dopo le 15 dalla sua pagina Facebook Alessandro Fermi, presidente del Consiglio regionale - A breve la comunicazione del Governo". Poco dopo è arrivato anche il tweet del presidente di Regione, Attilio Fontana: "Grazie ai sacrifici dei lombardi, apprezzati i dati epidemiologici, ora siamo in zona arancione e potremo riaprire gli esercizi commerciali. A breve la decisione del Governo".

Provvedimento da domenica 29 novembre

"Per merito dei comportamenti seri tenuti dai cittadini lombardi in queste settimane, comunico che da oggi la Regione Lombardia entra nella fascia arancione. Il Ministro sta firmando in questi momenti l'ordinanza, domani sarà pubblicata sulla gazzetta ufficiale dal giorno successivo sarà efficace a tutti gli effetti", ha detto Fontana.

"Non siamo ancora usciti dall'emergenza, è una vittoria parziale, dovremo continuare tutti quanti ad impegnarci per rispettare quelle regole che sono state ribadite ripetutamente", ha sottolineato.

Ecco cosa cambia rispetto alla zona rossa

- Scuole: le classi di seconda e terza media tornano in presenza.
- Spostamenti: è permesso muoversi all'interno del proprio Comune dalle 5 alle 22 senza autocertificazione.
- Negozi: riaprono nel rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro, garantendo lo scaglionamento degli ingressi e la frequente sanificazione del locale e degli spazi espositivi.
Senza dimenticare che, nella zona arancione, sono in vigore questi provvedimenti:

– Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.

– Vietati spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune.

– Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.

– Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Stop a musei e mostre.

– Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

– Didattica a distanza per le scuole superiori, ad eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.

– Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.

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