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Offriva servizi di sicurezza ma non aveva la licenza: denunciato

Multe anche per il locale di Cernobbio che usufruiva di un vero e proprio servizio d'ordine

Offriva servizi di sicurezza ma non aveva la licenza: denunciato
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Un 59enne originario del cagliaritano, titolare di una società di Cantù che opera nel settore della sicurezza, è stato denunciato dalla Polizia di Stato di Como perché offriva servizi di sicurezza inviando personale senza avere la prevista licenza prefettizia, ad un locale pubblico di Cernobbio che opera in un contesto di ristorazione e somministrazione di bevande e alimenti.

Offriva servizi di sicurezza ma non aveva la licenza

Tutto è nato da un’ispezione del 3 luglio 2025 dai poliziotti della Questura in un locale in riva a Cernobbio, dove è stato accertato, era stato organizzato un vero e proprio servizio d’ordine a tutela della sicurezza in virtù delle serate particolarmente frequentate da giovani. Gli agenti hanno identificato tutti i presenti, nello specifico tutte le persone ritenute direttamente collegate alle attività del locale e dalle quali sono emersi ben cinque soggetti, risultati essere dipendenti della società di sicurezza canturina, privi di ogni autorizzazione a svolgere tale compito, che venivano debitamente sanzionati.

Multe per 10mila euro

Tra le persone identificate, oltre i titolari del locale, un 43enne di San Siro di origini albanesi, addetto all’accoglienza ma senza nessun tipo di contratto di lavoro regolare – dalle risultanze si è accertato che l’uomo aveva ricevuto un compenso di 50 euro per la sola serata inaugurativa e un corrispettivo con aperitivo e cena per le prestazioni successive – che hanno portato i poliziotti ad informare l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Como, dove, oltre al lavoratore in nero è stato segnalato anche il titolare del locale pubblico, un comasco del 97’ residente in città che ha favorito e consentito l’illecito. Nel contesto dell’accertamento amministrativo, tra le irregolarità degli addetti alla sicurezza e del titolare della società che li gestiva, e il legale rappresentante del locale pubblico, sono state elevate sanzioni per un totale di circa 10mila euro.