Potenziare il Sant'Anna, terminare i lavori a Cantù e coinvolgere Menaggio: gli obiettivi di Banfi
Il nuovo direttore generale dell'Asst Lariana ha parlato degli obiettivi del suo mandato.
Con l'inizio del nuovo anno, si è ufficialmente insediato il nuovo direttore generale dell'Asst Lariana, Fabio Banfi. Quest'ultimo ha preso il posto di Marco Onofri che ha raggiunto la pensione. Diversi i temi che ha toccato oggi, 3 gennaio, in una conferenza di presentazione alla stampa. Ha parlato della necessità di rendere l'ospedale Sant'Anna un dea di II livello, di terminare il rinnovamento del presidio di Cantù ma anche dell"opportunità" che è il ritorno dell'ospedale di Menaggio nell'Asst Lariana.
"L’Asst Lariana è in continua crescita – ha sottolineato Banfi - e rappresenta almeno il 50% della rete di offerta del territorio. E’ un importante fattore di coesione sociale del Distretto Lariano che soddisfa i bisogni dei cittadini sia nell’ambito dell’emergenza-urgenza sia nell’ambito dell’attività programmata grazie a professionisti di alto profilo e a moderne dotazioni tecnologiche. L’assetto si è ora ampliato con l’assegnazione dell’ospedale di Menaggio e con i servizi del Medio Lario e questa è un’importante e ulteriore opportunità di sviluppo”.
Banfi parla dell'ospedale Sant'Anna: "Deve diventare un dea di II livello"
Tra gli obiettivi del nuovo direttore generale dell'Asst Lariana per il primo biennio del suo mandato c'è quello di avviare un confronto con Regione Lombardia per far valutare la possibilità che l'ospedale Sant'Anna di San Fermo della Battaglia diventi un dea (Dipartimento d'emergenza e accettazione) di II livello.
“Il Sant’Anna – ha spiegato il direttore generale – non è più soltanto un ospedale generalista. A fronte dell’elevato numero di accessi in Pronto Soccorso e della presenza di specialità quali la Neurochirurgia, la Radiologia interventistica, l’Emodinamica, la Neurologia con la Stroke Unit per l’ictus, la Chirurgia Vascolare e la Chirurgia Vascolare si configura come una struttura che può essere ulteriormente potenziata nella sua rete d’offerta, anche alla luce di quanto previsto dal Decreto ministeriale 70 del 2015. Ci confronteremo presto su questo tema con Regione Lombardia. Stiamo inoltre già collaborando con la Cardiochirurgia dell’ospedale di Varese”.
Banfi ha anche sottolineato l’importanza della collaborazione con l’Università dell’Insubria, di cui l’Asst è polo ospedaliero, con la quale saranno sviluppate attività di integrazione e ricerca sulle quali sta già lavorando la cabina di regia ateneo-azienda.
Il presidio di Cantù: "Blocco operatorio attivo in autunno"
Per il Sant’Antonio Abate di Cantù Banfi ha fatto il punto sui lavori del nuovo Blocco operatorio, arrivati, per l’area al primo piano che ospiterà le sale, al 95% della realizzazione. Nell’attesa della conclusione dei lavori, l’Asst varerà la gara per le prime acquisizioni tecnologiche e per le attrezzature. "Contiamo di poter attivare il nuovo Blocco Operatorio entro l’autunno di quest’anno - ha spiegato - Questo consolidamento è fondamentale per un presidio che ha un bacino di utenze di oltre 200mila persone".
Per il presidio polispecialistico “Felice Villa” di Mariano Comense, invece il direttore generale ha confermato che l’intervento di consolidamento dell’Edificio B prosegue secondo i tempi previsti e ha ipotizzato per le attività a bassa intensità una progettualità che coinvolgerà maggiormente il settore infermieristico, dal case manager per i pazienti cronici all’infermiere di comunità, per una valorizzazione del ruolo di questa importante professione.
"Tre mesi per un piano per Menaggio"
Dal 1° gennaio l’ospedale “Erba-Renaldi” di Menaggio è ufficialmente entrato a far parte dell'Asst Lariana. “L’ospedale di Menaggio – ha annunciato Banfi - dovrà mantenere la sua vocazione di presidio per acuti e non sarà derubricato o depotenziato. Sarà necessario rivedere la sua organizzazione alla luce di quanto previsto dal Decreto Ministeriale 70 del 2015, in quanto la struttura è collocata in un’area geomorfologicamente disagiata”.
La prossima settimana è previsto un sopralluogo nel presidio e un incontro con il sindaco e i dipendenti della struttura sanitaria. “Dobbiamo capire nel dettaglio l’attuale organizzazione e il profilo d’offerta, ha aggiunto -. Nei prossimi tre mesi predisporremo un piano, da condividere con i sindaci del territorio, l’Ats, gli ordini professionali e i sindacati e avviare un consolidamento dell’attività internistica e riabilitativa oltre che una rimodulazione dell’attività chirurgica nella direzione di un day/week hospital. Sarà inoltre necessario potenziare e formalizzare la collaborazione già consolidata con gli ospedali Moriggia-Pelascini di Gravedona e con il Cof di Lanzo nell’ottica di una collaborazione pubblico-privato accreditato, una sinergia importante soprattutto sul fronte dell’emergenza-urgenza”.
Le nomine ad interim
Il dg, che incontrerà nelle prossime settimane il personale dei presidi aziendali e territoriali, ha annunciato anche la nomina del direttore sanitario ad interim Domenico Pellegrino, primario di Geriatria e direttore del Dipartimento Medico, e del direttore socio-sanitario, a seguito del pensionamento di Vittorio Bosio, che sarà Anna Michetti, direttore del Daps - Direzione aziendale delle professioni sanitarie. I due professionisti, cosi come il direttore amministrativo Salvatore Gioia, resteranno in carica fino alla nomina della nuova Direzione strategica e comunque non oltre il 28 febbraio 2019.