Il processo

Schianto sulla Varesina: patteggia l’automobilista che causò la morte di Luca Bazzanini

"Si tratta dell’ennesima tragedia che ha distrutto in un solo attimo un’intera famiglia, ma che si sarebbe potuta evitare semplicemente con un pizzico di attenzione in più"

Schianto sulla Varesina: patteggia l’automobilista che causò la morte di Luca Bazzanini
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Ha patteggiato 10 mesi e 20 giorni di reclusione, con sospensione condizionale della pena e la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida per 1 anno, L.M., la 53enne di Tavernerio che il 21 marzo del 2018 causò la morte di Luca Giuseppe Bazzanini lungo via Varesina a Rebbio.

L'incidente

"Secondo quanto ricostruito dai nostri tecnici, congiuntamente a quelli della Procura – sottolinea Fernando Rosa, responsabile della sede Giesse Risarcimento di Monza, società che assiste i familiari della vittima – è stata una banale mancanza di precedenza da parte di L.M., nell’immettersi da una laterale, ad originare l’incidente costato purtroppo la vita al povero Luca Giuseppe".

Poco dopo le 9 di quella mattina Bazzanini stava viaggiando in sella al suo scooterone Suzuki 400 quando, all’altezza dell’incrocio con la Fondazione Ca' D'industria c’è stata l’immissione improvvisa della Smart Forfor guidata dalla 53enne di Tavernario.

"In un estremo tentativo di evitare lo scontro – prosegue Rosa di Giesse – Luca Giuseppe ha provato ad affiancare l’auto, ma a quel punto si è trovato chiuso dall’isola spartitraffico, contro cui ha urtato la parte frontale dello scooter. Nella successiva caduta, purtroppo è avvenuto il violento impatto contro un palo della segnaletica verticale presente sull’isola".

Sul posto erano prontamente intervenuti i sanitari di Areu, Bazzanini era stato ricoverato e sottoposto d’urgenza anche a un intervento chirurgico presso l’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, ma i traumi riportati nella caduta erano troppo gravi, il suo decesso è avvenuto poche ore dopo l’incidente.

Bazzanini, titolare di un centro fitness in centro a Como, ha lasciato così improvvisamente a soli 56 anni l’amore della moglie e delle due figlie a cui era legatissimo.

Il processo

All’udienza di stamattina, mercoledì 7 febbraio 2024, che si è tenuta dinanzi al giudice Cristiana Caruso del tribunale di Como, erano presenti anche i familiari della vittima, assistiti nel procedimento penale dall’avvocato Andrèe Cesareo.

"Secondo la ricostruzione dello stesso Consulente Tecnico della Procura – conclude Rosa di Giesse – Luca Giuseppe stava viaggiando a soli 54 chilometri orari, eppure una semplice disattenzione da parte dell’automobilista è bastata a causarne la morte. Si tratta dell’ennesima tragedia che ha distrutto in un solo attimo un’intera famiglia, ma che si sarebbe potuta evitare semplicemente con un pizzico di attenzione in più".

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