L'indagine

Sparatoria a Turate: arrestato un appianese

L'agguato era avvenuto lo scorso 20 settembre, in carcere con l’accusa di tentato omicidio Adrian Costinel Cioroaica.

Sparatoria a Turate: arrestato un appianese
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A quasi un anno di distanza dalla "sparatoria da Far West" dello scorso 20 settembre in via Como a Turate, le forze dell’ordine sono riuscite ad arrestare uno dei tre autori dell’agguato, scaturito per motivi di prostituzione e spartizione dei territori.

Sparatoria in via Como: arrestato un appianese

Negli scorsi giorni è infatti stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere al Bassone con l’accusa di tentato omicidio Adrian Costinel Cioroaica, rumeno di 37 anni residente ad Appiano Gentile, che è già stato interrogato dal giudice firmatario della misura assistito dall’avvocato Francesca Binaghi. L’arresto è avvenuto grazie alle indagini condotte dal sostituto procuratore Giuseppe Rose. Degli altri due complici non c’è invece ancora traccia: forse sono scappati all’estero dopo l’agguato.

Il giorno del regolamento dei conti

Tornando alla sparatoria del settembre del 2024, a bordo di un’Audi Q5 c’erano Indrit Lleshaj, 44enne residente a Paderno Dugnano, e Artan Lazar, 42enne di Cormano, entrambi albanesi, disoccupati e già noti alle Forze dell’ordine. Quando quest’ultimi avevano raggiunto via Como nel tratto tra Lomazzo e la rotonda di via San Maurizio, erano stati bloccati da un’auto, una "Passat", che bruscamente aveva ostacolato la marcia parandosi davanti a loro, e anche da uno scooter, un "T-Max". Da qui sono scesi due soggetti, dal viso coperto, che avevano iniziato a colpire il parabrezza con una spranga. E all’improvviso erano anche partiti colpi di pistola che avevano ferito gravemente i due uomini appena scesi dall’Audi. Era stata una vera e propria scena da "Far West" quanto avvenuto a pochi metri dall’ingresso in paese e nella frazione di Santa Maria. I due uomini erano risultati gravemente feriti al ventre e alla mandibola, perché i colpi partiti da un’arma da fuoco di calibro 6 e sparati da soggetti dal volto coperto, li avevano raggiunti non appena erano usciti dall’auto per fermare coloro che stavano distruggendo con la spranga il vetro dell’Audi su cui stavano poco prima viaggiando, ignari dell’«inferno» che sarebbe scoppiato a momenti. Gli aggressori avevano lasciato i due uomini sanguinanti a terra ed erano scappati senza lasciare tracce. I testimoni avevano prontamente lanciato l’allarme e sul posto erano sopraggiunti i soccorritori della Croce rossa, che avevano trasportato i feriti in critiche condizioni all’ospedale di Saronno.

Le indagini dei Carabinieri

Dopo la sparatoria sul posto erano sopraggiunti i Carabinieri della Compagnia di Cantù, che avevano provveduto all’avvio delle indagini per tentato omicidio, coordinate dal sostituto procuratore di Como Rose. Attraverso le immagine ripresa dalle telecamere di sorveglianza installate in zona, è stata ricostruita la dinamica dell’episodio e anche l’identità degli aggressori. Da subito ci si è concentrati sull’ipotesi del regolamento di conti tra bande di albanesi e rumeni, legato al mondo della prostituzione, che per gli aggressori non ha però sortito gli effetti sperati, visto che i due uomini non sono morti sul colpo. La notizia aveva destato molto clamore in paese perché era avvenuto in pieno giorno, intorno alle 16, e su una strada molto trafficata, come la via Como. Oltre all’agguato, ad Adrian Costinel Cioroaica vengono contestati anche l’induzione e il favoreggiamento della prostituzione di ragazze rumene e il pestaggio a un peruviano, preso a calci perché praticava in un punto conteso. Questo episodio era avvenuto a Lomazzo nel maggio dello stesso anno.

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