Spostamento fra Comuni a Natale: tre ipotesi sul tavolo
Discussione aperta: quanto e chi potrà spostarsi a Natale? Intanto, si parla anche di un nuovo stop per i ristoranti
Si cerca l'accordo e la migliore soluzione nel Governo per le deroghe al divieto di spostamento fra Comuni a Natale, che sarà discusso oggi a Roma in una riunione fra i capidelegazione della maggioranza.
Spostamento fra Comuni a Natale, discussione aperta
Mentre giovedì, quando il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva aperto a possibili deroghe al divieto, sembrava questione di ore, a distanza di giorni ancora nessuna certezza su come cambieranno (se, cambieranno) le regole per Natale, Santo Stefano e Capodanno. Pressati anche da una mozione del centrodestra (in calendario mercoledì in Senato) che si è fatto portavoce delle lamentele di cittadini, amministratori locali e Regioni chiedendo deroghe non solo per il 25 ma anche per il 26 dicembre e il primo gennaio.
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Tre ipotesi sul tavolo
Governo e maggioranza starebbero discutendo su tre ipotesi, nuovi terreni di scontro tra l'ala rigorista guidata dal Ministro della Salute Roberto Speranza e quella invece più "permissiva" con Italia Viva in testa. La prima ipotesi sarebbe quella di concedere gli spostamenti solo tra Comuni confinanti, soluzione che però convince poco i critici in quanto ancora troppo restrittiva. La seconda, a maglie più larghe, prevedrebbe lo spostamento solo tra e verso i comuni con meno di 15mila abitanti. La terza, che sarebbe stata però già esclusa, è quella chiesta anche recentemente dagli amministratori di centrodestra della provincia di Varese: libertà di movimento all'interno di tutto il territorio provinciale.
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Ristoranti aperti, ristoranti chiusi
Intanto si discute non solo per allargare le maglie dei divieti ma anche per restringerne altre. Se si aprisse alla mobilità fra Comuni, il Governo sembra intenzionato a "bilanciare" con una chiusura dei ristoranti a Natale. Un secondo passo indietro sul decreto approvato la settimana scorsa, che invece faceva salva la possibilità di aprire a pranzo. E, se le deroghe agli spostamenti dovessero riguardare anche gli altri giorni di festa come chiesto dal centrodestra, il nuovo stop potrebbe essere esteso anche a Santo Stefano e Capodanno.
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Iter parlamentare
Giovedì intanto, come immaginabile, il Presidente del Consiglio ha cambiato idea sull'iter da seguire per le deroghe. Dopo una prima intenzione di procedere attraverso le FAQ (che non hanno forza di legge ma indicano la direzione interpretativa), Conte ha deciso di lasciare la decisione al Parlamento:
"Se il Parlamento, assumendosene tutta la responsabilità, vuole introdurre eccezioni per i Comuni più piccoli, che possa avere una logica di mantenimento, e ovviamente in un raggio chilometrico contenuto – ha detto – torneremo su questo punto".