Truffa all'esame per la patente: un altro caso FOTO

Il giovane coinvolto era fornito di videocamera e auricolari per farsi suggerire le risposte corrette.

Truffa all'esame per la patente: un altro caso FOTO
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Un nuovo caso di truffa all'esame per la patente. A bloccare l'imbroglio alla Motorizzazione civile di Como gli agenti della Polizia locale di Como.

Truffa all'esame per la patente: stesso modus operandi

Non è la prima volta. Nel corso del 2016 e del 2017 la Polizia locale aveva già deferito alla Autorità Giudiziaria per il medesimo reato sei persone; l'ultimo caso, che ha visto coinvolti due stranieri, nel dicembre del 2017. La modalità con cui si svolge la truffa rimane il medesimo. L'esaminato entra nella sala per svolgere l'esame orale fornito di mini videocamera sul petto sotto gli indumenti attraverso la quale invia le domande ad un "suggeritore". Quest'ultimo, attraverso l'ausilio di mini auricolari nelle orecchie dell'esaminato, gli fornisce le risposte corrette.

truffa all'esame per la patente
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L'ultimo caso

Nei giorni scorsi gli agenti della Polizia locale di Como hanno sventato in flagranza di reato l'ultimo tentativo di truffa. Protagonista un 20enne di origine egiziana, residente in provincia di Milano, presentatosi alle prove tramite un’autoscuola della Bassa comasca. L’autore della tentata truffa, una volta sorpreso, ha ammesso parzialmente le proprie responsabilità. Solo una volta condotto presso il Comando di viale Innocenzo, ha rivelato agli agenti di aver occultato all’interno delle orecchie gli auricolari.

Le ridotte dimensioni del piccolo marchingegno elettronico hanno rischiato di costar caro al ragazzo che è stato costretto alle cure da parte dei sanitari dell’ospedale Sant'Anna di S. Fermo della Battaglia. Nell’intento di non essere scoperto il giovane ha infatti infilato troppo in profondità le piccole cuffie che sono state recuperate solo grazie ad un intervento dei medici del pronto soccorso.

Si cerca il "suggeritore"

In base agli elementi raccolti, gli agenti della Unità Operativa Sicurezza Urbana coordinati dal Commissario Luciana Costantini, stanno cercando di risalire all’identità del “suggeritore”. Stanno infatti effettuando approfondimenti sulle schede sim e sullo smartphone sequestrati all’autore della tentata truffa. Il materiale utilizzato dall’indagato è stato sottoposto a sequestro penale (cellulare – schede sim- auricolare). Dopo gli atti di rito, il responsabile è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Como per il reato di tentata truffa in concorso.

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