Una memoria per computer rivoluzionaria, nel team di sviluppo anche un fisico appianese
Angelo Visconti ha fatto la spola tra l’Italia e gli Stati Uniti: "Nemmeno mia moglie era a conoscenza del progetto sul quale lavoravo".
Una memoria dei sogni in grado di rivoluzionare il mondo della tecnologia. Una chimera inseguita per dieci lunghi anni, in segreto. Un progetto dal cuore appianese portato avanti dal fisico Angelo Visconti.
Innovativa memoria a semiconduttore
"Ai tempi fu formato un gruppo apposito di persone provenienti da ruoli eterogenei e messo a lavorare in una sacca isolata all’interno dell’azienda e nessuno, al di fuori, era informato della ricerca e sviluppo in corso. Nemmeno mia moglie era a conoscenza del progetto sul quale lavoravo". Visconti, fisico di 57 anni, dipendente della multinazionale "Micron Technology", che produce dispositivi a semiconduttore, ha fatto la spola tra Appiano Gentile e Boise, nell’Idaho (Usa), per cinque volte all’anno. Era a capo del team responsabile dell’affidabilità della memoria e l’obiettivo era quello di garantire che il dispositivo funzionasse per almeno una ventina d’anni con le stesse caratteristiche delle condizioni iniziali.
"Un ruolo sfidante"
"Ruolo molto sfidante, quello del concepire lo scenario dell’affidabilità di una memoria completamente nuova. Ho sempre lavorato sulle tematiche di affidabilità di memorie già esistenti e, pertanto, in passato il percorso da seguire era abbastanza continuativo, diciamo evolutivo. Qui, invece, tutto era sconosciuto, una lavagna bianca da scrivere. Forse quel tipo di lavoro sempre auspicato da un ricercatore, ma che quando succede ti lascia qualche dubbio". Il traguardo svelato a metà dicembre durante l’"International Electron Devices Meeting" di San Francisco. Il titolo del lavoro presentato è "NVDRAM: A 32Gb Dual Layer 3D Stacked Non-volatile Ferroelectric Memory with Near-DRAM Performance for Demanding AI Workloads": nome lungo e complesso per un progetto che, in parole povere, permetterà ai nostri smartphone, computer, orologi, automobili e nodi Iot (Internet of things) di abilitare applicazioni di intelligenza artificiale "on the edge", ovvero direttamente sui dispositivi senza passare da un’infrastruttura basata sul cloud. Non solo, il dispositivo a semiconduttore estenderà la memoria dei data center assieme a una significativa riduzione dei consumi elettrici perseguendo, quindi, importanti obiettivi di aiuto al contrasto dei cambiamenti climatici.
Come funziona il dispositivo
"Si tratta in assoluto della più grande novità dell’ultimo trentennio sullo scenario delle memorie a semiconduttore - racconta Visconti, già consigliere comunale, presidente della Pro loco e, attualmente, vicepresidente del sodalizio - Infatti, a ieri il mercato era dominato da due tipologie di memorie: le Dram, mediamente dense, ad alte prestazioni, elevato consumo e volatili (l’informazione contenuta è perduta al mancare dell’alimentazione elettrica, Ndr), e le Flash ad alta densità, mediamente lente ma non-volatili. La novità presentata è una memoria molto simile alla Dram, ma più densa, quindi meno costosa, e con in più la proprietà di essere non-volatile: di fatto, una Dram più economica che mantiene le informazioni senza consumare assolutamente nulla. E’ molto, molto vicina a essere la chimera che tutti i fabbricanti di memorie inseguono da più di mezzo secolo". Visconti, nel campo dei semiconduttori da 27 anni, lavora in "Micron" dal 2010.
Dai viaggi allo smartworking
"Il mio gruppo e i gruppi con i quali principalmente lavoravo erano distribuiti in Italia e almeno in un paio di sedi in America. Di mezzo c’è stata anche la pandemia. Fino alla fine del 2019 viaggiavo abitualmente negli Stati Uniti quattro o cinque volte all’anno e per diverse settimane alla volta. All’inizio del 2020 abbiamo tutti dovuto forzatamente cambiare e affinare le tecniche di lavoro da remoto e il mio ufficio è divenuto il cloud. “Zoom” (un’applicazione per videoconferenze, Ndr) è il nuovo modo di lavorare con i colleghi, ed è di un’efficienza straordinaria. Da allora ho lavorato solo da casa per quasi due anni e, successivamente, ho ripreso il lavoro dall’ufficio (“Micron” ha base a Vimercate, Ndr) ma conservando per due giorni a settimana la possibilità di smartworking". Adesso, prima della lunga giornata di lavoro da casa, Visconti si impone una lunga camminata in paese, su e giù per Appiano. E’ stato riassegnato a un nuovo progetto e promosso al ruolo di "Fellow", il livello più alto della carriera nelle aziende tecnologiche.
Massimo Montorfano