una vita spezzata

Valanga in Engadina, muore Fabio De Marco: "Solo il ricordo del suo sorriso rende meno terribile il dolore"

Il ricordo dei colleghi della Fit Cisl, ma anche della Scuola di scialpinismo Alto Lario

Valanga in Engadina, muore Fabio De Marco: "Solo il ricordo del suo sorriso rende meno terribile il dolore"
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Avrebbe dovuto essere una giornata all'insegna del divertimento, della passione per l'alpinismo e lo sci, della compagnia degli amici, dello stare a contatto con la natura. Ma proprio la natura non ha dato scampo al 41enne comasco Fabio De Marco, residente a Rezzago con la compagna e la figlia, travolto da una valanga giovedì mattina, 7 dicembre 2023, sul Piz Grevasalvas, nel Cantone dei Grigioni, in Svizzera.

Valanga in Engadina, muore Fabio De Marco

Coordinatore Rsu di Trenord della Fit Cisl, De Marco era uno scialpinista esperto.

"Era una persona dallo straordinario buon cuore e amico di noi tutti - è il ricordo della Fit Cisl della Lombardia - In questi momenti di incredulità e sgomento solo il ricordo del suo sorriso rende meno terribile il nostro dolore. L’intera struttura della Fit Cisl partecipa commossa al dolore della famiglia di Fabio, a quello di sua moglie Chiara e della piccola figlia Maria Sole. Ringraziamo le tante, tantissime persone - colleghi di reparto, organizzazioni sindacali e gerarchie aziendali - che in queste ore ci hanno manifestato il proprio cordoglio e vicinanza".

Una foto di Fabio De Marco scattata da Riccardo Ugo

La sua esperienza lo aveva portato a essere anche istruttore per la Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Alto Lario, costituita in seno alle sezioni del Cai Asso, Cai Canzo e Cai Cantù. A ricordarlo è il collega istruttore di scialpinismo regionale Riccardo Ugo.

"Fabio era istruttore alla Scuola Alta Brianza, ma gli piaceva lo scialpinismo, quindi è passato alla Scuola Alto Lario. Insieme avevamo fatto una gita nel 2020 al Cividale, solo noi in tutta la Valfurva - ha spiegato - Era una persona preparata e per questo ci chiediamo come sia potuto succedere, non può che essere stata una fatalità. Quel giorno il bollettino dava pericolo 2 su 5: sicuramente non è stata un'imprudenza, Fabio era molto attento".

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