Appiano Gentile

Vigili del fuoco premiati per lo slancio solidale in Emilia Romagna

L'emozione e la dedizione lavorando nel fango accanto alla popolazione alluvionata.

Vigili del fuoco premiati per lo slancio solidale in Emilia Romagna
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Vigili del fuoco premiati dal sindaco ad Appiano Gentile per lo slancio solidale in Emilia Romagna.

Vigili del fuoco dal cuore grande

Cerimonia bellissima in occasione della Festa della Repubblica, tenuta venerdì sera nella cornice di Villa Rosnati. L'Inno nazionale eseguito dal Corpo musicale, l'intervento del primo cittadino Fabrizio Rusconi e la consegna della Costituzione ai diciottenni. A dare ulteriore valenza alla cerimonia, il pubblico riconoscimento ai Vigili del fuoco per il lavoro svolto in Emilia Romagna accanto alla popolazione colpita dalla recente alluvione.

Volontari premiati dal sindaco

Bruno Girola, 60 anni, storico vigile del fuoco volontario del distaccamento di Appiano Gentile. il comasco Valerio Sala e l’appianese Paolo Uboldi si sono prodigati a Castel Bolognese e Solarolo, paese natale di Laura Pausini. Tra cantine allagate, persone che hanno perso tutto e l’aula multisensoriale per ragazzi disabili della scuola primaria "Bassi" andata distrutta a causa dell’alluvione. Un grande lavoro solidale riconosciuto dal sindaco di Appiano Gentile, che ha assegnato ai volontari una pergamena di benemerenza.

Intervento di solidarietà

Da venerdì 19 maggio, giorno della partenza, al successivo lunedì, col rientro ad Appiano Gentile i tre volontari hanno lavorato nel fango, sempre più convinti di aver fatto la scelta giusta. "La richiesta è arrivata alle 13 e tre ore dopo eravamo in viaggio a bordo del nostro fuoristrada, portando con noi un’idrovora - ha raccontato Girola - Quando siamo arrivati in Romagna, almeno inizialmente, la situazione sembrava normale, ma più ci avvicinavamo a Castel Bolognese e più ci imbattevamo in mobili e suppellettili accatastati a lato delle strade - racconta Girola - Siamo arrivati in serata al campo base, dove trova rifugio anche chi è rimasto senza una casa. Eravamo alle dipendenze dell’Ucl di Tornino e ci hanno assegnato immediatamente il nostro primo compito: ci siamo diretti a Solarolo per svuotare una cantina allagata". Al lavoro fino alle 2 di notte, spalla a spalla con le vittime del dramma.

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