Como Città dei Balocchi, #Intangibile è completa: le "piazze d'artista" incantano
Per l'edizione di quest'anno della kermesse natalizia un pugno di artisti ha concepito le attrazioni luminose.
Como Città dei Balocchi, #Intangibile è completa: le "piazze d'artista" incantano.
Como Città dei Balocchi, #Intangibile è completa: le "piazze d'artista" incantano
La realizzazione di una “sezione artistica”, in una circostanza gioiosa come la Città dei Balocchi, ha un fine molto semplice: è un omaggio alla città e alle persone. L’idea, è quella di permettere alle persone di intraprendere un viaggio sentimentale nei luoghi del quotidiano e del patrimonio che sentiamo appartenerci.
L’obiettivo è quello di ispirare “meraviglia”, di lavorare con l’effetto wonder di cui l’arte è capace per passare dall’osservazione, alla visione e, alla fine, al sogno. Del resto, una città vestita a festa attraverso immagini e luci, non è una pura e meravigliosa illusione?
Un gruppo di artisti, composto da Andrea Greco, Jago, Massimo Malacrida riunitosi attorno a Fabrizio Musa, ha deciso di dedicare la propria opera alle persone, in questo Natale di rinascita. Ogni opera, come accade nella vita, ha avuto le sue necessarie contrarietà, e questo le rende più autentiche e aderenti alla realtà.
Come l’"Apparato circolatorio" di Jago, che non potendo pulsare sul fronte di Porta Torre, sarà trattenuto in un fotogramma all’interno del corpo dell’edificio per esplodere e poi pulsare (finalmente!) sui nostri dispositivi. Così come "L’Ultima Cena" di Fabrizio Musa, che dialoga con la mole dell’abside del Duomo, con le sue asperità materiali i suoi volumi, accettando l’inevitabile differenza tra reale e ideale, così come accade nel rapporto con la spiritualità.
“Sempre Libera”, di Andrea Greco affronta la sfida di dare un corpo alla musica, a lungo e ancor oggi negata. In alcuni momenti della giornata, il Teatro che la ospita sul fronte la sprigionerà anche fisicamente, in altri verrà resa necessaria-mente tangibile attraverso i nostri dispositivi: perché possa essere comunque “sempre libera”. Massimo Malacrida con Melissa Rigamonti assieme alle classi 4 e 5 della Scuola Primaria “Bruno Munari” di Cantù, hanno piantato un “Bosco immaginario” in Piazza Volta, popolato di fantasia e di gioia e di vita. I bambini, hanno gioiosamente invaso lo spazio lasciato libero dalle giostre abituali di Piazza
Volta e ci aiuteranno a capire (come diceva Bruno Munari) che “Il pensiero pensa, l’immaginazione vede”.
GUARDA LE FOTO
L'elenco delle opere:
PORTA TORRE
Apparato Circolatorio
Jago
DUOMO DI COMO (abside)
The Last Supper.txt
Fabrizio Musa
PIAZZA DEL POPOLO
Comum Portaits.txt
Fabrizio Musa
PIAZZA VOLTA
Tributo a Bruno Munari
Massimo Malacrida
TEATRO SOCIALE
Sempre Libera
Andrea Greco