la cultura riparte

Riapre il Museo della Seta con la mostra "The Golden Twenties"

Sarà possibile visitare ancora per qualche giorno anche l'esposizione "Black Waves".

Riapre il Museo della Seta con la mostra "The Golden Twenties"
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Con il Decreto “Riaperture” anche il Museo della Seta di Como (come la Pinacoteca Civica e Villa Olmo) riapre con la speranza, dopo un anno di incertezze, di poter assicurare un futuro solido per la cultura. Il Museo sarà di nuovo visitabile da giovedì 29 aprile.

Riapre il Museo della Seta con la mostra "The Golden Twenties"

Nuovi orari dal giovedì alla domenica dalle 15 alle 19. Un passo in più, rispetto al recente passato in cui non era consentito ai Musei accogliere i visitatori nei giorni di sabato e di domenica. Nei weekend la prenotazione è obbligatoria. Per prenotare il proprio ingresso al
Museo, è sufficiente inviare una mail all’indirizzo e-mail prenota@museosetacomo.com oppure chiamare il numero 031 30 31 80.

Cosa riserva il Museo ai visitatori? Oltre all’esposizione permanente di tutta la filiera serica nelle sale storiche, riapre la mostra temporanea "The Golden Twenties, Vita e moda del decennio de Les Années Folles". Doveva essere la grande mostra del 2020, ma causa le improvvise soste l’esposizione è stata rinviata. Dopo l’inaugurazione di febbraio e la successiva quasi immediata chiusura, ecco che torna il viaggio immersivo negli Anni Venti del secolo scorso: oltre 35 abiti e più di un centinaio di oggetti in esposizione tra libri, giocattoli, borsette, oggetti per l’igiene e la cura del corpo, modellini nautici, scarpette, ventagli, dischi e molto altro ancora. Un percorso scandito da un grande metro da sarto su cui sono riportati i più salienti eventi degli Anni Ruggenti, per rivivere quei folli Anni Venti di paillettes e piume, tempo libero, balli notturni, orli sopra al ginocchio e spensieratezza.

La mostra può contare sull’appoggio di Clerici Tessuto e Ostinelli Seta, che hanno prestato i loro meravigliosi abiti d’archivio ad affiancare quelli provenienti dagli archivi del Museo, per la prima volta qui esposti. Novità assoluta, la collaborazione con Villa Pizzo a Cernobbio e alcuni prestatori privati che hanno contribuito ad arricchire il racconto: Federica Tajana, Paolo Piadeni e Stefano Rusconi. Il risultato è un insieme di storie molteplici, di cui ogni singolo oggetto esposto si fa autentico portavoce.

Per qualche giorno è ancora visitabile "Black Wave", mostra fotografica su seta di Carlo Pozzoni, traguardo visivo di un progetto di moda etica e di creatività integrata ideato e curato da Francesca Gamba.

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