Coronavirus, chiuse da un mese le aziende del legnoarredo: quasi 2500 operatori in cassa integrazione
Sono 95 gli accordi fatti con le aziende dai sindacati.
Dallo scorso 16 marzo 2020, quando il DPCM del Governo Conte 11 marzo 2020 ha stabilito la chiusura di tutti gli stabilimenti produttivi ad eccezione di quelli che lavorano beni essenziali e necessari, tutte le fabbriche del settore legno-arredo che caratterizzano il distretto della Brianza comasca hanno chiuso.
Coronavirus, chiuse da un mese le aziende del legnoarredo
"Da allora come Filca Cisl dei Laghi, in collaborazione con le altre organizzazioni sindacali, abbiamo sottoscritto 95 accordi di cassa integrazione per una tutela complessiva di circa 2463 addetti del settore. Nel 90% di questi accordi siamo riusciti, attraverso una trattativa serrata, a far riconoscere alle aziende l’anticipo di cassa integrazione - spiega la sigla sindacale - Grazie a questo riconoscimento i lavoratori possono percepire lo stipendio, seppur ridotto, alle normali scadenze retributive, senza dover aspettare i tempi di pagamento diretto dell’Inps che non sono mai certi".
"In 82 accordi, tra quelli sottoscritti, grazie ad un confronto costruttivo avvenuto con la gran parte delle aziende, siamo anche riusciti a garantire la maturazione dei ratei di ferie, tredicesima e TFR anche se i lavoratori prestano attività lavorativa effettiva per un numero di giorni inferiore alla metà di quelli lavorabili nel mese - aggiunge Cisl - Grazie al lavoro svolto siamo riusciti a limitare i danni economici dei lavoratori, in questo periodo complicato e difficile della nostra storia".
La sigla sindacale conclude: "Ringraziamo coloro che in questi anni ci hanno sostenuto economicamente associandosi alla nostra federazione e permettendoci così di svolgere quel ruolo di intermediazione tanto importante in tempi normali e così necessario in questi tempi complicati; portando così un importante beneficio per loro stessi e per i colleghi".