Agenda Como 2030 si presenta: "Vogliamo portare a Como la prima università professionale d'Italia"
I rappresentanti di Italia Viva, +Europa e Azione Como si sono riuniti in piazza Volta, in quella che è la prima tappa di un percorso che porterà alle elezioni.
"Agenda Como 2030 parte oggi con un'iniziativa politica che non è ancora campagna elettorale. Abbiamo pensato di costruire una serie di proposte legate ad una cosa che i giovani conoscono bene, ovvero l'agenda 2030 che parla di futuro e sostenibilità. A questi temi ne collegheremo altri che riguardano la città di Como. Abbiamo voluto iniziare con il tema della formazione, in particolare quella specialistica e tecnica", con queste parole hanno esordito i rappresentanti di Italia Viva, +Europa e Azione durante la presentazione della prima tappa del progetto, nella mattinata di oggi, sabato 6 novembre 2021, in piazza Volta a Como.
Agenda Como 2030: "A Como la prima università professionale d'Italia"
Entrando nello specifico: "Vogliamo portare a Como la prima università professionale d'Italia, ovvero sfruttare 1 miliardo e mezzo di investimenti sugli Its, ovvero dei corsi di due anni legati alla formazione tecnica di tipo universitario. Noi abbiamo avuto qui il Politecnico di Milano che è nel ranking delle 20 università più importanti d'Europa e 146esimo nel mondo, vorremmo farlo tornare insieme all'Università dell'Insubria e a tutte le realtà formative organizzate che ci sono in provincia di Como, costituendo delle fondazioni e riempiendo quei tanti spazi vuoti che la città di Como ha abbandonato, per dare a loro un significato, cioè quello di mettere al centro il capitale umano e la formazione, facendo di Como una piccola cittadella dell'università, intesa come professionale, legata alle sue eccellenze, quindi il mobile, il tessile, il turismo e potrebbe essere anche l'innovazione, collegata a Como Next".
"Il candidato sindaco avrà caratteristiche precise"
Un cenno anche alle elezioni: "Arriveranno fondi e risorse nei prossimi mesi, bisognerà avere idee e la capacità organizzativa, ma anche una guida forte. Saranno le prossime settimane a dirci quale sarà la compagine che si prenderà questo onere e quale sarà la persona che riuscirà a portarla avanti. Il candidato sindaco dovrà avere delle caratteristiche ben determinate: avere una visione ed essere capace di organizzare una macchina di 800 persone in modo da finalizzarle per trovare le risorse, realizzare le cose dalle piccole alle grandi che noi tutti ci aspettiamo. Questa città deve essere all'altezza di quelle che ha vicino, da Bergamo a Milano, Lugano, Varese che su questa strada hanno già iniziato il percorso da tempo, portando dei risultati. Abbiamo bisogno che i risultati arrivino anche per noi, per i nostri giovani, i nostri cittadini con attenzione anche agli ultimi, che sono sempre più ultimi a causa della pandemia che ha creato un sacco di problemi all'economia e alle famiglie", ha spiegato Luca Monti di +Europa.
"Doveroso che l'istruzione abbia un posto di assoluto rilievo. L'Italia è uno dei paesi col più alto numero di neet, coloro che non lavorano, non studiano e non cercano occupazione, ogni passo qualificante in questa direzione, nel tessuto collettivo ma con risorse che non vedremo mai più passare, deve essere sfruttato tempestivamente", hanno sottolineato da Como in Azione.
"Poche realtà per lo studio. E quella gestita dal Comune è chiusa..."
"Questo è l'inizio di un percorso che si allarga" ha esordito Alberto Gaffuri di Italia Viva dando poi spazio a Jacopo, un giovane studente di Giurisprudenza all'Insubria che ha raccontato la sua esperienza in città.