Il caso

Anche il Prefetto dà ragione a Lucca: i consiglieri comunali devono avere accesso al protocollo informatico

Il commento del consigliere comunale: "Ora c'è anche il Prefetto di Como a chiedere al sindaco di attenersi alla legge".

Anche il Prefetto dà ragione a Lucca: i consiglieri comunali devono avere accesso al protocollo informatico
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Dopo essersi vista negata la possibilità di accesso al protocollo informatico dell’Ente, il consigliere comunale di Grandate, Dario Lucca, si è prima rivolto al Difensore Civico Regionale e successivamente anche al Prefetto. La risposta? Per entrambi la stessa: l'Amministrazione deve permettere ai consiglieri di minoranza di svolgere il loro lavoro, e quindi aver accesso agli atti amministrativi.

Anche il Prefetto dà ragione a Lucca: i consiglieri comunali devono avere accesso al protocollo informatico

"Da un anno ho fatto richiesta al Comune di Grandate di poter avere le password per accedere al registro del protocollo generale al fine di poter esercitare la funzione di controllo anche da remoto, senza dover sempre gravare sugli uffici comunali – ha spiegato il consigliere di UniAmo Grandate – Non ho mai ricevuto risposta. Così tempo fa portai due mozioni in Consiglio comunale per modificare il regolamento che inspiegabilmente sono state bocciate da tutto il consiglio, anche dall’altra minoranza".

Nonostante il parere positivo da parte del Difensore Civico Regionale, arrivato a dicembre, le cose non sono cambiate. "Violano un diritto riconosciuto ai consiglieri comunali. Sono stanco delle continue prese in giro, ora c'è anche il Prefetto di Como a chiedere al sindaco di attenersi alla legge. Le password per l'accesso vanno date ai consiglieri". La Prefettura, per supportare la richiesta di Lucca, ha fatto riferimento a due pareri resi dal Ministero dell’Interno in materia di Territorio e autonomie locali.

"Il regolamento di Consiglio comunale - si legge nella sentenza del Tar della Basilicata - all'articolo 24 ribadisce il diritto di ottenere tutte le informazioni utili all'espletamento del mandato elettivo, nelle modalità e nei termini stabiliti dalla legge e dal relativo regolamento e il diritto di visionare e chiedere copie degli atti amministrativi secondo le modalità stabilite dal regolamento di disciplina del diritto di accesso ai documenti amministrativi. Anche il regolamento per la disciplina del diritto di accesso civico semplice, del diritto di accesso generalizzato e del diritto di accesso documentale ai documenti e ai dati del comune contiene, infatti, una disposizione (art.35) che disciplina in dettaglio le modalità di accesso dei consiglieri".

Lucca, forte anche di questo nuovo parare, ha quindi sottolineato che nel prossimo Consiglio comunale di sabato 6 febbraio 2021, tornerà nuovamente a chiedere di poter visionare gli atti da remoto. Caso chiuso? Staremo a vedere.

 

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