Elezioni Como 2022, le considerazioni di Bartolich: "I cittadini non hanno saputo, voluto o potuto cogliere tutta la profondità della nostra alternativa"
La candidata si è fermata al 3,68% con 1137 voti.
Prime esternazioni dopo il voto dello scorso 12 giugno che porterà un nuovo sindaco alla città di Como, ma solo dopo il ballottaggio del 26 giugno che vedrà confrontarsi (salvo decisioni del Tar sul ricorso del centrodestra) Barbara Minghetti e Alessandro Rapinese.
Elezioni Como 2022
Amareggiata per il risultato sotto le aspettative Adria Bartolich, candidata di "Il bene comune" e "Civitas". Le due liste hanno presentato le loro considerazioni. Di seguito:
"L’esito del voto amministrativo del 12 giugno è netto e impone una riflessione lucida e oggettiva. Il nostro obiettivo dichiarato era raggiungere i delusi, i rassegnati, gli indifferenti e gli arrabbiati che da tempo disertano le urne. Abbiamo, invece, assistito ad un ulteriore importante aumento del numero di coloro che non si sono recati alle urne.
Riteniamo, tuttavia, che altri fattori siano stati messi in campo affinché la nostra proposta non fosse percepita come un’alternativa possibile. I cittadini non hanno saputo, voluto o potuto cogliere tutta la profondità della nostra alternativa in un tempo complesso e pieno di incognite.
Noi confermiamo la fedeltà al nostro stile misurato, ribadiamo la qualità di riflessioni non improvvisate e profonde che sottendono al programma che abbiamo elaborato e presentato, rivendichiamo le nostre competenze politico-amministrative, la nostra matrice valoriale e culturale e la qualità del lavoro svolto, dentro e fuori le istituzioni, nei cinque anni passati.
Il nostro percorso, coerente, è stato bollato come volontà di protagonismo autoreferenziale. Noi confermiamo la critica, severa e consapevole, alla metodologia di una compagine nella quale gli interessi popolari non sono stati e non sono prevalenti e affermiamo la nostra indisponibilità alla subordinazione a “sistemi” e consorterie che riteniamo concorrere a taluni dei problemi che i cittadini devono ogni giorno affrontare e che continueranno a essere oggetto della nostra analisi.
La nostra analisi politica è rimasta sotto traccia in un dibattito pubblico dal quale sono risultati assenti tutti i temi, sviluppati nel nostro programma, riguardanti le persone: primi fra tutti la tutela della genitorialità, di chi vive di lavoro precario e povero, di chi rischia l’espulsione dalla città da parte del cinismo della rendita immobiliare, di chi affronta una dimissione da un ospedale, di chi vive la solitudine o con patologie croniche, di chi convive con persone non del tutto autosufficienti o con problemi di demenza senile o di salute mentale.
Altri fattori, poi, hanno fatto in modo che la nostra “alternativa” non venisse percepita dagli elettori come “possibile”. Ma ciò meriterà un’analisi più ampia. C’è, ora, molto da fare.
Ostacoli, incomprensioni e mistificazioni ci impongono di rinnovare le forze, di rilanciare ideali e passione e di valorizzare l’entusiasmo dei tanti che si sono avvicinati a noi (sembrerà incredibile, ma è davvero così!) lasciandosi coinvolgere in una nuova robusta militanza. A partire da loro e con loro rinnoviamo le nostre motivazioni e la nostra presenza libera, che intendiamo, come sempre, coraggiosa e critica.
I nostri obiettivi restano gli stessi: continueremo a coltivare, con l’analisi e la critica politica, una conoscenza attenta delle problematiche della città e delle persone, avanzeremo proposte forti ogni volta che ne coglieremo la necessità per essere punto di riferimento credibile e affidabile per un numero crescente di cittadini".