I senzatetto stanno per tornare in strada. Lissi, Minghetti e Mantovani: "Nulla di concreto per il dormitorio"
Le tre consigliere promotrici della mozione di un anno fa chiedono aggiornamenti al primo cittadino.
E' passato quasi un anno dall'approvazione in consiglio comunale a Como della mozione, a firma di Patrizia Lissi (Pd), Patrizia Maesani (Ex Gruppo Misto, oggi non più in consiglio), Ada Mantovani (Gruppo Misto) e Barbara Minghetti (Svolta Civica) per la creazione di un dormitorio permanente in città per i senza tetto.
Dopo molti incontri, almeno per trovare un immobile adatto, la questione è ancora al punto di partenza. Un altro inverno e passato e ora, con la chiusura delle strutture dell'Emergenza Freddo, i senzatetto stanno per tornare in strada. Così le consigliere promotrici dell'iniziativa chiedono al sindaco Mario Landriscina a che punto è la situazione.
Senzatetto: la lettera delle consigliere
Tra pochi giorni, dall’8 giugno, dopo la chiusura delle strutture per senza dimora della città, decine e decine di persone saranno lasciate per strada in un momento in cui l'emergenza sanitaria è ancora una pericolosa realtà.
Nonostante la gravità della situazione, ad oggi, il Comune non ha una soluzione pronta per fare fronte a queste nuove circostanze generate anche da una scarsa comunicazione tra amministrazione e Caritas, ma comunque collegate al problema cronico e irrisolto della grave marginalità in città.
In questo periodo di emergenza Coronavirus, l’amministrazione è intervenuta con una soluzione temporanea, allestendo nuovi spazi o prolungando i servizi per senzatetto già esistenti. Questo ha dimostrato che le soluzioni si possono trovare. Purtroppo però nulla è stato fatto per affrontare la situazione per i mesi a venire e in maniera strutturale.
Significa che l'interesse per il tema era solo legato all’emergenza sanitaria? O forse che manca la volontà di trovare un rimedio in un’ottica di gestione ordinaria della situazione?
Il problema non è certo nuovo e il tempo per affrontarlo in maniera risolutiva c’è stato. Con una mozione sostenuta dalla stragrande maggioranza del consiglio comunale, un anno fa, abbiamo chiesto un dormitorio permanente che potesse aiutare proprio le persone che verranno lasciate in strada tra poche ore. Ma da allora nulla di concreto è stato fatto.
Torniamo quindi a chiedere all’amministrazione non solo un piano che permetta la prima accoglienza di chi vive in strada e la tutela della salute pubblica (tema assai sentito in questo periodo). Domandiamo anche una strategia di lungo termine che favorisca il reinserimento di queste persone nella società. Senza questo tipo di visione sarà impossibile arrivare a una vera soluzione della questione dei senzatetto a Como.
Patrizia Lissi
Ada Mantovani
Barbara Minghetti