il capoluogo non partecipa

La lettera dei 105 sindaci ad Ats Insubria, Como non aderisce. Landriscina: "Testo già confezionato"

Ha spiegato: "Sono abbastanza disponibile a interessarmi collegialmente dei problemi di tutti, se c'è la possibilità magari anche di interloquire e poter discutere dei contenuti"

La lettera dei 105 sindaci ad Ats Insubria, Como non aderisce. Landriscina: "Testo già confezionato"
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105 sindaci delle province di Como e Varese hanno sottoscritto una lettera indirizzata ad Ats Insubria sottolineando alcune criticità sulla gestione della pandemia. In particolare la carenza di medici ma anche la non imputabilità della cattiva gestione dei tamponi ai sindaci. Lettera in cui è stato chiesto un confronto, accettato da Ats che si è resa disponibile a indire una conferenza dei sindaci.

La lettera dei 105 sindaci ad Ats Insubria, Como non aderisce

Il documento, sottoscritto dal primo cittadino di Varese, non è stato condiviso dal sindaco di Como, Mario Landriscina. Sul tema è stato sollecitato ieri sera, 10 gennaio 2022, durante il Consiglio comunale dal consigliere pentastellato Fabio Aleotti.

"E' vero, non ho aderito alla pur lodevole iniziativa - ha detto Landriscina - La lettera mi è giunta in modo informale domenica mattina con un testo già confezionato e con l'annuncio che molti sindaci avevano aderito. Mi poteva essere congeniale per alcuni aspetti e per altri no. Con altrettanta franchezza, non l'ho sottoscritta spiegando che io sono abbastanza disponibile a interessarmi collegialmente dei problemi di tutti, se c'è la possibilità magari anche di interloquire e poter discutere dei contenuti".

Quindi ha voluto sottolineare come si è mosso per far fronte ad alcune criticità, tra cui l'insostenibile traffico in via Napoleona e Colonna per il punto tamponi al vecchio Sant'Anna.

"Questo non toglie che non è che sia stato alla finestra in questi giorni. Fermo restando che il settore sanitario, non solo a Como ma in tutto il Paese è in grande affanno, al di là di manifestare solidarietà al lavoro che stanno facendo i sanitari, bisogna anche pensare che anche loro operano con risorse finite, con grande difficoltà al reperimento di personale - ha spiegato - Ciò detto abbiamo avuto diverse interlocuzioni con i vertici della sanità tanto che siamo arrivati a una condivisione sulla sostenibilità di alcune soluzioni e siamo arrivati alla creazione del nuovo punto tamponi (via Castelnuovo, Ndr) cercando di suddividere in maniera razionale un afflusso sconsiderato".

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