Nuovo palazzetto di Cantù parla Lavori in Corso: "Obiettivo sostenibilità economica, sociale e culturale"
Lunedì l'ok del Consiglio comunale.
Nella seduta di lunedì 8 febbraio 2021, il Consiglio comunale di Cantù ha approvato la delibera che dichiara il pubblico interesse per la realizzazione del Palasport di viale Europa. Sul tema sono intervenuti anche gli esponenti di Lavori in Corso.
Nuovo palazzetto di Cantù parla Lavori in Corso: "Obiettivo sostenibilità economica, sociale e culturale"
Il comunicato.
"La Deliberazione al voto del consiglio comunale sul tema del “nuovo palazzetto” è il risultato di un fitto dialogo fra le parti politiche e tecniche finalizzato al raggiungimento di una intesa che avesse al centro l’interesse della città. Il pubblico interesse della proposta per la realizzazione del palazzetto dello sport nell’area di Corso Europa è innegabile. Come abbiamo avuto modo di ribadire più volte in sede di commissioni congiunte il solo fatto che il proponente intenda farsi carico di “tappare” il buco di Corso Europa, di cui le Amministrazioni canturine che hanno preceduto la nostra hanno responsabilità, ci fa dire che altri argomenti potrebbero addirittura essere superflui. In realtà non vi sono argomenti superflui, almeno non fra quelli emersi dal confronto che ha visto maggioranza e opposizioni politiche confrontarsi costruttivamente. Il proponente ha dimostrato, nel corso dell’ultima seduta delle commissioni congiunte, disponibilità e lungimiranza nell’affrontare i temi emersi dal lavoro delle commissioni e, non da ultimo, chiarendo che la proposta progettuale si spinge oltre il solo interesse sportivo per tenere in debito conto le esigenze di tutta la comunità: l’ambizione della proposta riguarda infatti il mettere la città al centro, pensando il palazzetto come un volano per renderla attrattiva non solo per quanto attiene gli eventi sportivi. Questo ci vede lealmente favorevoli.
Tutte le perplessità avanzate dai vari gruppi politici sono state affrontate e hanno trovato collocazione in questo atto. Abbiamo chiesto che non si trattasse il proponente come ente di beneficenza che potesse sostituirsi all’Amministrazione nella valutazione delle istanze del territorio e le nostre obiezioni sono state accolte. Abbiamo chiesto, in concerto con gli altri gruppi politici, che si chiarisse, al di là delle osservazioni tecniche emerse dalla relazione dell’avvocato Zoppolato e del
Dott. Taiana, il peso dei conferimenti e il valore sociale dei ristori da prevedersi ed il proponente si è reso parte attiva nell’individuare soluzioni di buon senso. Chiediamo che la seconda fase dell’iter che si aprirà venga affrontata con la medesima correttezza in quanto il lavoro sulla convenzione, parte integrante del progetto definitivo, dovrà essere attento e minuzioso.Ci impegniamo, come fatto finora, a fornire un apporto serio, finalizzato NON al mettere la bandierina sulla luna, ma a dare chiari indirizzi politici. L’obiettivo deve essere la sostenibilità non solo economica, ma sociale e culturale dell’impresa che ha da compiersi. Poco importa chi si intesterà cosa: importa che la politica si muova coesa per mettere un punto a una vergogna che è oramai insostenibile e che, possiamo dirlo con onestà, nel corso del mandato amministrativo che ci ha visti al governo abbiamo dovuto toccare con mano, con enorme fatica, perché il Comune ne potesse uscire ancora una volta in piedi: sforzo fatto che ci permette oggi di rimettere sul piatto la questione. Siamo certi di poter contare sul certosino e puntuale lavoro degli uffici che ringraziamo nella persona dell’Arch. Noseda, indispensabile nel riformulare e snellire le istanze del Consiglio Comunale in un documento tecnico di sintesi che, per il momento, ci tranquillizza".