I commenti

Ospedale di Erba in vendita, il PD non ci sta: "Vogliamo chiarezza"

"Servono garanzie che l’offerta assistenziale non venga depotenziata e servono tutele per i lavoratori impiegati nel presidio"

Ospedale di Erba in vendita, il PD non ci sta: "Vogliamo chiarezza"
Pubblicato:
Aggiornato:

Continuano le richieste di chiarezza da parte del mondo politico sul caso della vendita dell'ospedale di Erba, il Fatebenefratelli. Questa volta a esprimere la propria posizione è stato il Partito Democratico, tramite le voci dei suoi rappresentati più conosciuti sul territorio come Chiara Braga e Angelo Orsenigo, ma anche tramite il circolo erbese del partito.

Ospedale di Erba in vendita, il PD non ci sta: "Vogliamo chiarezza"

Queste le dichiarazioni di Chiara Braga in merito:

“In queste settimane si sono susseguite indiscrezioni sempre più insistenti, anche se non ancora ufficiali, di una possibile compravendita dell’’Ospedale Sacra Famiglia’ di Erba, di proprietà della Provincia Lombardo Veneta dei Fatebenefratelli, al Gruppo San Donato, colosso delle cliniche private in Italia. Una notizia che ha destato forte apprensione tra i cittadini, i sindaci e gli amministratori locali, non ultimi gli oltre 300 dipendenti del presidio di Erba, per le ripercussioni che un tale cambio di proprietà potrebbe avere sul territorio dell’erbese e del Triangolo lariano in termini di offerta dei servizi pubblici sanitari”. Lo fa sapere in una nota la capogruppo del Partito democratico alla Camera, la deputata comasca Chiara Braga.

“La preoccupazione più forte – prosegue la parlamentare dem, firmataria qualche mese fa di un’interrogazione sulla sanità comasca ancora in attesa di risposta - è che, di fronte ad un sistema pubblico sanitario messo gravemente in crisi da decenni di politiche di Regione Lombardia sbagliate volte a favorire più la sanità privata, a scopo di lucro, che quella pubblica, l’offerta delle prestazioni pubbliche di cura sul nostro territorio venga ulteriormente e irrimediabilmente indebolita. Nella nostra provincia sono parecchie le incognite alle quali i vertici di Regione Lombardia non sanno o non vogliono deliberatamente rispondere, mentre la realtà dei fatti rivela ormai, in maniera evidente a tutti, il lento inesorabile stillicidio al quale da anni è sottoposta la sanità pubblica lombarda”.

“Qui nel Comasco ad esempio, dove peraltro continuano a proliferare istituti e centri socio-sanitari privati, non è ancora dato sapere, nonostante le numerose proteste, le raccolte di firme, le sollecitazioni, gli incontri, le richieste di chiarimenti, quale sarà il destino dell’Ospedale di Menaggio che ad oggi ha già perso 3 reparti su 5, 35 posti letto su 77, il blocco chirurgico e dove attualmente sono previsti solo interventi in anestesia locale due volte al mese. Più che mai incerta è anche la sorte dell’Ospedale di Saranno, afferente all’Asst Valle Olona in provincia di Varese ma che intercetta e offre servizi socio-sanitari pubblici importanti a molti utenti della bassa provincia di Como. Se alle difficoltà di questi due presidi e alle criticità sofferte dagli altri ospedali comaschi si aggiunge anche l’incognita sul futuro dei servizi sanitari offerti dal Fatebenefratelli di Erba, in primis quello del Pronto Soccorso, si capisce bene come lo stato generale della sanità comasca si aggravi ulteriormente”.

“Un sistema sanitario comasco che – conclude Braga - non possiamo permetterci di mandare ulteriormente in sofferenza”.

Le parole del consigliere regionale Orsenigo

“Sul futuro del Fatebenefratelli di Erba dobbiamo fare chiarezza e subito. Chiederò la convocazione in Commissione regionale sanità dell’assessore Bertolaso e di tutte le parti in causa. C’è da fare piena luce sul possibile passaggio di proprietà del presidio erbese e, eventualmente, servono garanzie che l’offerta assistenziale non venga depotenziata e servono tutele per i lavoratori impiegati nel presidio. La preoccupazione tra i cittadini è tanta: Regione Lombardia non rinunci ad assumere un ruolo cruciale nel fare chiarezza ma anche nel dettare delle linee di indirizzo chiare alla nuova, eventuale proprietà” dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo.

“In un momento in cui la sanità lombarda sconta decenni di incuria e disattenzione, perdere il Fatebenefratelli come lo conosciamo oggi rischia di avere un impatto irreversibile sulla vita delle nostre comunità. Parlo dei 75mila che all'ospedale si curano ma anche delle centinaia di addetti che vi lavorano. - continua Orsenigo - Desidero ringraziare i Frati che gestiscono l’ospedale dal 1931 e tutti i professionisti sanitari che con passione e dedizione hanno sempre messo al centro il benessere delle persone, anche in momenti estremamente critici come la pandemia. Il Fatebenefratelli è un esempio di ottima sanità, è un pezzo di storia lariana i cui valori vanno assolutamente preservati”.

La lettera del circolo erbese del Partito Democratico

"Le notizie circa la vendita dell’Ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli di Erba che da giorni si leggono sulle pagine della stampa locale stanno destando viva preoccupazione nei cittadini di tutto il territorio erbese e della Vallassina, i cui pazienti afferiscono ad un ospedale territoriale che da decenni svolge un importante servizio sanitario.

Il PD erbese non entra nel merito della vendita e nemmeno del probabile acquirente, ma, facendosi interprete dei sentimenti e dei bisogni primari dei cittadini, primo su tutti la salute, si dice seriamente preoccupato a causa delle voci che circolano sulla eventuale chiusura o ridimensionamento del Pronto Soccorso e di alcuni reparti, oltre che per la sorte del personale sanitario.
La questione economica e il profitto non possono e non devono prevalere sulla salute delle persone, soprattutto in un frangente in cui si assiste a una seria crisi della sanità per carenza di medici e infermieri, per liste d’attesa troppo lunghe e penalizzanti soprattutto per chi non può permettersi di rivolgersi alla sanità privata.

L’Ospedale FBF di Erba è un punto di riferimento troppo importante per una utenza di circa 70.000 persone che, in mancanza di una assistenza sanitaria ospedaliera locale, dovrebbe rivolgersi agli ospedali di Como o di Lecco con notevole perdita di tempo soprattutto in presenza di gravi casi che richiedano un intervento medico il più rapido possibile.

L’augurio del PD erbese è che l’Ospedale FBF di Erba, pur nel cambio di proprietà e di gestione, mantenga i servizi che ha erogato finora e continui ad avvalersi di personale sanitario preparato e competente".

Seguici sui nostri canali