Cultura

Slow Lake organizza tour nei luoghi simbolo di Como

I luoghi, che verranno visitati tra venerdì 11 e domenica 13, sono Palazzo Terragni, l'Istituto Pessina, la Basilica di San Carpoforo e le Terme Romane.

Slow Lake organizza tour nei luoghi simbolo di Como
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Slow Lake offre la possibilità di conoscere meglio, per questo week-end, alcuni luoghi della città di Como solitamente chiusi al pubblico.

Palazzo Terragni e i tesori nei suoi dintorni

Il primo tour riguarda Palazzo Terragni, capolavoro del Razionalismo italiano. Durante la gita - oltre all'atrio dell'edificio verrà esplorato anche il contesto urbano circostante -  saranno svelati aneddoti poco noti e dettagli curiosi, come la significativa storia della palestra Negretti, le scale artistiche nascoste nel quartiere e il contrasto tra lo stile razionalista e le altre architetture della zona. Il ritrovo è previsto in piazza Verdi, alle 17 di venerdì 11 aprile. Slow Lake ha fornito anche la seconda data del medesimo tour: martedì 22 aprile alle 10.

Dalla Chiesa di San Bartolomeo al Pessina

Un connubio perfetto tra arte sacra e tradizione scolastica. Il secondo tour regalerà l'opportunità di conoscere la storia della chiesa di San Bartolomeo, i suoi affreschi nascosti e le influenze architettoniche che la rendono unica. L’itinerario proseguirà con la visita all’istituto “Pessina" - ex Collegio Santa Chiara - che custodisce documenti e cimeli sulla sua lunga storia educativa, offrendo uno sguardo privilegiato sul passato formativo della città. L'evento è stato fissato per sabato 12 alle 10.

Visita alla Basilica di San Carpoforo

Il monumento protagonista del terzo appuntamento è uno dei più significativi del territorio. Si tratta della Basilica di San Carpoforo, la prima della diocesi di Como e probabilmente la sua prima cattedrale, circondata dal parco regionale Spina Verde. La visita è prevista per domenica 13 aprile, alle 10. Per chi dovesse mancare all'appuntamento, Slow Lake ha organizzato una seconda data: martedì 22 aprile alle 14.30.

Una domenica alle Terme...

Novum Comum, città romana importante, voluta da Giulio Cesare, luogo di confini fisici e simbolici, perno strategico, militare e commerciale, doveva avere terme grandi e belle che rendessero evidente la grandezza di chi le aveva volute e la forza dell'Impero.
Visitarle significa immergersi in un tempo in cui Como era uno degli epicentri della romanità nel nord della penisola. Bisogna scendere tra queste rovine così centrali, eppure così nascoste, per capire l'anima profonda e antichissima della nostra città.
Risalenti alla seconda metà del I secolo d.C., i resti romani che potranno essere visitati domenica 13 aprile alle 15, si sviluppano su un’area di circa 1.500 metri quadri. 

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