"Don Roberto non aveva paura di fare il lavoro sporco, dedicava agli altri 24 ore al giorno"
Il ricordo di Gian Battista Perlini, che l'ha conosciuto quando nel 2018 lavorava nel servizio smaltimento rifiuti a Como.
Como ha proclamato il lutto cittadino dopo il brutale omicidio di don Roberto Malgesini, 51 anni, parroco della chiesa di San Rocco. Sono in tanti in queste ore a voler ricordare il sacerdote, sempre in prima linea per aiutare i bisognosi, ma non solo.
"Non aveva paura di fare il lavoro sporco, dedicava agli altri 24 ore al giorno"
Tra le tante testimonianze che abbiamo raccolto c'è anche quella di Gian Battista Perlini, che l'ha conosciuto quando nel 2018 lavorava nel servizio smaltimento rifiuti a Como. "Quando passavo da lui, a San Rocco oppure al Don Guanella, mi aiutava a caricare il camion e spostare i cassoni. Non ho conosciuto il prete, ma l'uomo che non aveva paura di fare il lavoro sporco. Cadevano sacchi con i pannaloni sporchi? Lui era lì ad aiutarmi, anche senza guanti. Non importava che io gli dicessi di non farlo, ormai il suo aiuto era diventato una routine. In inverno mi offriva un the caldo, in estate mi portava l'acqua. Faceva tutto questo senza che io avessi mai chiesto nulla. In quelle occasioni abbiamo spesso avuto modo di parlare: si interessava, mi chiedeva come stavano i miei figli, a Natale si presentava con un panettone mentre a Pasqua con una colomba".
"Non se lo meritava..."
"Stavo ascoltando la radio quando ho saputo quello che era successo - racconta Perlini - . Sono rimasto scioccato e lo sono ancora adesso. Appena sono tornato a casa ho verificato la notizia aprendo i siti di informazione e ho avuto la conferma. Avevo sperato tanto non fosse lui. Nessuno si merita di fare questa fine, don Roberto ancora meno. Lavorava 24 ore al giorno per gli altri. Ho conosciuto poche persone come lui, sono profondamente turbato. Era davvero una brava persona".
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