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Striscione della “Pace”: “Responsabilità politica e istituzionale del sindaco”

La lista Inverigo2021 ha presentato una nuova mozione per il prossimo Consiglio comunale.

Striscione della “Pace”: “Responsabilità politica e istituzionale del sindaco”

Ad Inverigo si parla ancora dello striscione della “Pace” esposto sulla recinzione della scuola primaria Don Gnocchi. La lista Inverigo2021 ha presentato una nuova mozione per il prossimo Consiglio comunale.

Striscione della “Pace”: nuova mozione

Per settimane in paese non si è parlato d’altro. Il tema della “Pace” ha generato discussioni: prima con la rimozione dello striscione realizzato dai bambini non sono mancate polemiche, ma la vicenda non sembra essersi chiusa neppure ora che è stato nuovamente appeso alla recinzione della scuola primaria “Don Gnocchi”. Il gruppo consiliare Inverigo2021 ha deciso infatti di ritirare la precedente mozione presentata a seguito della vicenda dello striscione, inizialmente rimosso dalla scuola, sostituendola con una nuova proposta dopo la nuova affissione.

“Più mirata, centrata sui punti che oggi riteniamo essenziali per ristabilire credibilità e rispetto istituzionale”, sottolineano i consiglieri.

Dito puntato contro il sindaco

“Grazie al lavoro del Consiglio di Istituto dell’Istituto Comprensivo di Inverigo, tre dei quattro obiettivi originariamente contenuti nella nostra prima mozione, ovvero la ricollocazione dello striscione, l’istituzione di una Giornata della Pace e l’avvio e ristabilire dialogo e fiducia con la scuola, sono già stati concretamente avviati – afferma il consigliere Andrea Moshi – Un risultato importante, che riconosciamo con rispetto e gratitudine alla scuola, ai docenti, ai genitori e alla dirigente per il loro approccio costruttivo”.

La lista però sottolinea che resta un punto che non può essere ignorato:

“La responsabilità politica e istituzionale del sindaco Francesco Vincenzi per quanto accaduto”.

Esprimersi su tre atti

La nuova mozione chiede al Consiglio comunale di esprimersi su tre atti di censura formale, che intendono:

“Censurare la decisione di rimuovere lo striscione “Pace”, gesto contrario ai principi di autonomia scolastica e libertà educativa; censurare la gestione comunicativa dell’episodio, che ha esposto Inverigo a un danno d’immagine nazionale e alimentato confusione e imbarazzo; censurare la mancata assunzione di responsabilità del sindaco, che non solo non ha riconosciuto l’errore, ma ha addossato la colpa alla scuola, citando il non rispetto delle regole. La pace, il dialogo e la collaborazione si costruiscono anche con il rispetto tra le istituzioni e con l’ammissione di responsabilità”, concludono dalla lista.