decisione presa

Mense scuole Como: dopo la Rivoluzione Locatelli, anche via Giussani viene esternalizzata

Sale a 28 il numero di refettori gestiti da Euroristorazione nell'ambito della sperimentazione avviata nel 2018.

Mense scuole Como: dopo la Rivoluzione Locatelli, anche via Giussani viene esternalizzata
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Mense scuole Como, novità in vista del prossimo anno scolastico: in via Giussani chiude il refettorio in economia e arrivano i pasti di Euroristorazione.

Mense scuole Como: la Rivoluzione Locatelli

La giunta di Mario Landriscina si era insediata da circa un anno quando la prima (e forse unica, per il momento) grande rivoluzione venne portata a compimento. L'allora assessore alle Politiche Educative Amelia Locatelli (settore oggi in capo ad Alessandra Bonduri) portò a compimento l'esternalizzazione del 53% delle mense scolastiche cittadine. Non sarebbe più stato il Comune ad occuparsi "in economia" di questo servizio pubblico, che venne affidato invece per tre anni tramite gara d'appalto alla ditta Euroristorazione. Una sperimentazione triennale appunto in cui i due sistemi avrebbero convissuto.

Un cambiamento che scatenò non solo gli animi dei sindacati ma anche del centrosinistra e di una parte dei genitori. Molte cuoche sarebbero rimaste a casa, inoltre c'era la paura che la qualità dei pasti non sarebbe stata la stessa. Timori che dopo alcuni mesi sono andati scemando.

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La novità: pasti di Euroristorazione anche in via Giussani

La delibera approvata nella giunta comunale di ieri, giovedì 20 febbraio 2020, aggiunge un nuovo tassello a quella che potremmo senza troppi scrupoli definire Rivoluzione Locatelli. Ai 27 refettori comaschi già affidati a Euroristorazione nel 2018 se ne aggiunge un altro, secondo una opzione prevista nel contratto iniziale, a partire dall'anno scolastico 2020/2021. Ad essere scelta è stata la scuola primaria di via Giussani.

Una scelta dovuta a consequenzialità territoriale (del Comprensivo di Rebbio via Cuzzi, via Palma e via Varesina sono già in capo all'azienda esterna) ma anche al fatto che a partire dal 2020 andranno in pensione due aiuto cuoche del Comune e una terza lo farà nel 2021. Il personale rimanente però non sarebbe in grado in gestire gli attuale 14 refettori gestiti in economia e andrebbero assunte tre nuove figure. La scelta invece, in linea con la sperimentazione avviata nel 2018, è stata invece quella di proseguire con l'esternalizzazione.

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