Inverigo, le parole della dirigente Clotilde Esposito in merito al caso dello striscione della “Pace” prima rimosso e poi nuovamente affisso.
Parola alla dirigente
“Il cortocircuito che si era creato è stato superato, la collaborazione, che c’è sempre stata, continuerà in maniera proficua”.
Sono le parole della dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Inverigo, Clotilde Esposito, che commenta così la chiusura della vicenda legata allo striscione realizzato dai bambini di quarta.
“Nel nostro programma di educazione civica c’è un progetto legato alla pace che si sviluppa in tutti i plessi – sottolinea la dirigente – I bambini dunque stavano lavorando a quest’attività sulla pace come da programmazione didattica e una volta concluso il loro lavoro hanno pensato di estenderlo a tutti”.
Lo striscione però, come noto, è stato poi rimosso per mancata autorizzazione.
“Mi sono attivata subito per ottenerla – afferma – Mi sono recata dal sindaco per chiarire la questione e l’ho poi invitato per venire a incontrare i bambini così che potessero raccontargli quello che stanno facendo”.
Giornata sulla Pace in primavera
La situazione si è risolta per il meglio, con l’iniziativa di giovedì pomeriggio in cui il sindaco ha incontrato i giovani studenti e con lo striscione nuovamente esposto per le prossime due settimane.
“Io sono qui da novembre 2024 e c’è sempre stata una prolifica collaborazione tra istituto e Amministrazione – dichiara la dottoressa Esposito – Sono certa che, ora che questa situazione si è risolta, la collaborazione continuerà e sarà anche più forte”.
E un nuovo passo è già stato fatto:
“Ho già parlato con il sindaco in merito ad una nuova iniziativa. Vogliamo organizzare in primavera una “Giornata della Pace all’istituto d’Inverigo” così che i lavori di tutte le scuole possano essere esposti e mostrati. Per evitare quindi che ci siano iniziative singole, abbiamo iniziato a muoverci chiedendo al Comune l’autorizzazione per questa giornata, che volevamo realizzare in primavera così da sfruttare il bel tempo e per fare in modo che i ragazzi concludano i loro lavori. L’iniziativa dovrà poi passare dagli ordini collegiali, ossia il collegio docenti e il consiglio d’istituto, che dovranno dare l’approvazione”.