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Grandate, la maggioranza è contraria al potenziamento del forno di Como ma boccia la mozione di Lucca

A nulla è valso il presidio delle associazioni ambientaliste di Como.

Grandate, la maggioranza è contraria al potenziamento del forno di Como ma boccia la mozione di Lucca
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Una serata che lascia l’amaro in bocca quella andata in scena giovedì, 27 gennaio, in Consiglio comunale a Grandate. Tra i punti all’ordine del giorno la mozione presentata dal consigliere comunale di minoranza di "Uniamo Grandate", Dario Lucca, che se approvata avrebbe impegnato sindaco e giunta a interloquire con Acsm Agam per valutare una rivalutazione del progetto per la creazione di una terza linea del Termovalorizzatore di Como (proprio al confine con Grandate e Casnate con Bernate) dedicata all’incenerimento dei fanghi di depurazione delle acque.

Grandate, la maggioranza è contraria al potenziamento del forno di Como ma boccia la mozione di Lucca

Una mozione in linea con quello che stanno portando avanti le associazioni ambietaliste comasche ma anche una parte delle minoranze presenti in Consiglio comunale a Como, dove è stata istituita una Commissione Speciale per studiare il progetto e dare una valutazione nel merito. Immediatamente il consigliere ha chiesto all’aula, data la presenza delle associazioni ambientaliste, di portare al primo posto della discussione, il tema ma la proposta non è stata accettata. Il Consiglio ha portato solo al quarto punto all’ordine del giorno il tema che è stato discusso a tarda sera, quando il pubblico aveva già abbandonato l’aula.

"E’ chiaro a tutti che la città di Como e la sua provincia non hanno bisogno di questo potenziamento perché solo una minima parte dei fanghi che dovrebbero essere lì bruciati, 85mila tonnellate all’anno secondo le stime proposte, sarà comasco: il resto arriverà dalle altre province in cui Acsm Agam opera, ovvero Lecco, Monza Brianza, Sondrio e Varese - ha spiegato in aula il consigliere Lucca - Le associazioni ambientaliste non solo si stanno battendo per il no a questo potenziamento ma danno anche delle proposte tecnologiche alternative, meno impattanti sull’ambiente. E’ un peccato che nessuno dell’amministrazione di Grandate, malgrado sia stata contattata da tempo da queste realtà, abbia mai dato loro risposta. Inoltre ho saputo che il sindaco e la giunta hanno già avuto contatti con Acsm Agam ma non hanno informato delle loro intenzioni né il consiglio né la cittadinanza".

"Noi non abbiamo specifiche competenze sulle tecnologie quindi non le possiamo valutare ma abbiamo il dovere di tutelare il territorio dalle emissioni - ha esordito il sindaco Alberto Peverelli - E di questo abbiamo chiesto conto all’azienda in un documento inviato congiuntamente con il sindaco di Casnate. Non riteniamo inoltre ci sia interesse pubblico per questo potenziamento perché non saranno i fanghi comaschi a venire bruciati. Intendiamo approfondire e capire, se il progetto verrà effettuato, quali saranno le compensazioni per Grandate: data la vicinanza non possono essere all’80% a Como bensì divise equamente con Grandate e Casnate".

Da qui l’idea che tutto il Consiglio, data la contrarietà al progetto, approvasse all’unanimità il documento proposto da Lucca. Così non è stato malgrado il consigliere di "Uniamo Grandate" avesse proposto delle modifiche al documento in linea con quanto richiesto dalla maggioranza. La serata si è conclusa poco prima di mezzanotte (come votato su richiesta della maggioranza), con una bocciatura della mozione e con un’unione d’intenti finita incenerita.

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